Terrore vicino ad Aosta: donna di 53 anni è stata arrestata per aver cercato di uccidere il figlio nel sonno.
Nella tranquillità di una notte qualunque vicino ad Aosta, un fatto di sangue ha sconvolto la comunità locale. Una donna di 53 anni è stata arrestata con l’accusa di tentato omicidio nei confronti del proprio figlio 19enne.
Secondo le informazioni rilasciate dall’Ansa, la madre avrebbe atteso il sonno profondo del giovane per aggredirlo. Lo ha colpito prima alla testa con una mannaia e successivamente ha continuato infliggendogli ferite a collo e braccia con un coltello. Quest’azione premeditata si è verificata approfittando dell’assenza del padre, in quel momento al lavoro.
La condizione del figlio e l’intervento dei soccorsi
Nonostante la violenza dell’aggressione, il giovane è stato prontamente soccorso e trasportato all’ospedale, dove è stato accertato che le ferite riportate erano di natura superficiale.
La prognosi emessa dai medici parla di un recupero fisico in 10 giorni, lasciando intravedere una speranza di ripresa anche sul piano emotivo e psicologico dopo un trauma così devastante.
I carabinieri della sezione radiomobile del nucleo operativo della compagnia di Aosta sono intervenuti sul posto, avviando immediatamente le indagini sull’accaduto.
Problemi psichiatrici e misure cautelari
L’indagine ha inoltre rivelato che la madre soffriva di problemi psichiatrici, un elemento che potrebbe aver giocato un ruolo determinante in questa tragica vicenda.
Dopo l’arresto, la donna è stata posta agli arresti domiciliari nel reparto di psichiatria dell’ospedale, dove riceverà le cure necessarie. Questo aspetto solleva interrogativi sul supporto e sulle misure preventive che la società e il sistema sanitario possono offrire in casi di fragilità mentale così evidente.
Questo caso di tentativo di omicidio vicino ad Aosta non è solo una cronaca nera ma pone riflessioni profonde sulle dinamiche familiari, sulla salute mentale e sulle risorse disponibili per affrontare situazioni di crisi