Il Ministero della Giustizia conferma di aver richiesto l’estradizioni per 14 latitanti accusati di terrorismo.
ROMA – Dopo Cesare Battisti, l’Italia si prepara ad accogliere altri latitanti attualmente rifugiati all’estero. Il Ministero della Giustizia conferma di aver richiesto l’estradizione di 14 latitanti che al momento si trovano in Francia. Una nota che smentisce quanto dichiarato dalla ministra transalpina, la quale aveva parlato di assenze di istanze da parte dell’Italia.
Al momento i nomi non si conoscono ma su sei di loro esiste un mandato di cattura europeo che potrebbe portare ad un rimpatrio già nelle prossime settimane. Sono in corso tutte le pratiche per arrivare il prima possibile alla fumata bianca e al ritorno della maggior parte dei latitanti.
Terrorismo, per sei latitanti il mandato di cattura europeo. Il ministro Salvini pronto a chiedere l’estradizione
Secondo quanto raccontato dall’ANSA, almeno sei persone potrebbero essere estradate nei prossimi giorni per scontare la loro pena in Italia. I nomi restano top secret con il ministro Salvini che nella conferenza stampa odierna (23 gennaio 2019 n.d.r.) ha assicurato che si è al lavoro per cercare di perfezionare con gli altri ministri gli ultimi dettagli prima di chiedere definitivamente l’estradizione.
Il vicepremier non ha voluto scoprire le carte con i nomi che verranno fatti solamente ad accordi fatti. Il ritorno in Italia per molti latitanti ormai sembra davvero vicino e su alcuni potrebbe essere emesso il mandato di cattura europeo. Una scelta per evitare la loro fuga in altri Paesi e dover ricominciare le trattative per l’estradizione.
Il ministro dell’Interno nelle prossime settimane dovrebbe prendere contatti anche con altri leader per completare questo lungo percorso per far scontare la pena in Italia a diversi terroristi che si sono rifugiati all’estero. Il destino per molti di loro sembra segnato, il ministro Salvini al lavoro per l’estradizione dei terroristi.
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