L’organizzazione terroristica in Italia ha fornito documenti falsi ai terroristi jihadisti responsabili della strage ai mercatini di Natale.
In seguito ad una maxi indagine gli inquirenti hanno individuato diverse stamperie di documenti falsi sul territorio italiano. Alcune sono state scoperte a Napoli. I terroristi jihadisti responsabili della strage di Berlino al mercatino di Natale del 2016 avrebbero usufruito dei documenti in questione, supportati anche da alcuni imprenditori di Macerata. L’uomo successivamente è stato ucciso a Milano.
L’inchiesta
Si tratta di una maxi inchiesta condotta dagli inquirenti in ambito dell’immigrazione illegale. In Italia sono state scoperte molteplici centrali adibite alla produzione di documenti falsi, utilizzati dai terroristi islamici della rete di Anis Amri.
Le forze dell’ordine hanno concentrato le loro indagini anche su un money transfert, che veniva utilizzato dai malviventi e registrava dei movimenti sospetti. Secondo quanto appreso, le forze dell’ordine hanno condotto settanta perquisizioni che hanno portato all’arresto di quattro persone. Per una di queste gli inquirenti hanno predisposto i domiciliari, mentre per le altre tre si aprono le porte del carcere.
L’indagine si è conclusa con gli arresti il 23 giugno scorso. Gli inquirenti hanno definito l’intera rete “un sodalizio criminoso che, negli ultimi anni, ha supportato la produzione e il recapito di documenti italiani falsi a stranieri clandestini, di cui lo stesso Amri era stato beneficiario”. Secondo l’accusa, i quattro arrestati farebbero parte “di una filiera dedita al falso documentale operante nelle province di Napoli e Caserta”.
A disporre le quattro misure cautelari è stato il gip di Napoli, nel 2022. Le tre persone condannate sono un senegalese, un guineano e un ghanese. Nei confronti di un quarto straniero il gip ha invece stabilito gli arresti domiciliari. I reati di cui sono responsabili sono molteplici. Concorso in contraffazione, riciclaggio di documenti di identità italiani, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e ricettazione.