Azione e Italia Viva hanno firmato la federazione che li vedrà in seguito uniti in un unico partito. Calenda presidente, Renzi fa un passo indietro.
Alle politiche di settembre si sono presentati insieme, e anche se nessuno aveva scommesso sulla tenuta del rapporto tra l’ex premier e il suo ex ministro, Renzi e Calenda hanno firmato la federazione dei due partiti: Italia Viva e Azione. Come avevano preannunciato, la loro alleanza non si sarebbe fermata in vista delle elezioni ma ne sarebbe nato un progetto più strutturato. Matteo Renzi ha anche assicurato che alle europee del 2024 si presenteranno come unico partito e sarà il primo partito. Una profezia che si potrà confermare o smentire solo con il tempo.
Al momento, i due hanno confermato il loro progetto politico del Terzo Polo, ovvero un’alternativa centrista riformista a tutti i populismi sia di destra che di sinistra. I due leader hanno firmato l’atto di costituzione di una nuova federazione tra i due soggetti politici, che ha l’obiettivo di creare un partito unico «entro il minore tempo possibile» come si legge anche nel documento. Il testo sancisce la nascita di un partito dall’identità liberal-democratica «aperto a tutte le forze e le energie liberali, riformiste e popolari che si riconoscano nei valori della Repubblica e respingano ogni forma di populismo di destra e di sinistra».
Verso il partito centrista aperto a tutti i riformisti moderati
Per quanto riguarda le alleanze sia a livello locale che nazionale, il documento specifica che saranno definite di comune accordo tra i due partiti. La neonata Federazione riformista intende promuovere «un costante coordinamento dei rispettivi rappresentanti nelle due Camere, per assicurare l’uniformità della linea politica e la condivisione della presentazione di emendamenti, proposte di legge e altre iniziative programmatiche di rilievo».
Anche questa volta Matteo Renzi decide di fare un passo indietro e il presidente e capo politico della Federazione sarà Carlo Calenda mentre il vicepresidente sarà di Italia Viva. Fino alla creazione del partito unico ci sarà un ufficio di coordinamento politico costituito da 14 membri. “Io sono il leader politico come successo alle elezioni ma con Matteo ci sentiamo ogni giorno e prendiamo decisioni insieme” ha commentato Calenda.