Il loro problema è politico, come afferma Carlo Calenda spiegando di non voler “scadere nella polemica spicciola”.
“Purtroppo, ogni giorno, da Italia Viva ci arrivano randellate”, afferma il leader di Azione, Carlo Calenda, che sembra non volersi soffermare sulle polemiche a livello politico, in un momento così delicato in cui l’attenzione volge all’emergenza in Emilia-Romagna.
Calenda: “Ci avevo creduto”
Durante un’intervista con il Corriere della Sera, Carlo Calenda torna a parlare sui rapporti tra lui e Matteo Renzi, che in realtà non hanno alcun problema di tipo personale. Bensì, politico. “Ho già detto che in ore così drammatiche per l’Emilia Romagna e tutto il Paese travolto dalle inondazioni, non intendo scadere nella polemica spicciola”, introduce.
Tuttavia, il leader di Azione sostiene “che sia arrivato il momento di un time out, se voglio salvare almeno la dignità”. Il Terzo Polo aveva aspettative migliori, Calenda infatti confessa di “averci creduto” in questa alleanza e avverte: “Senza i gruppi, crolla tutto”.
Renzi: “Mai aperto bocca”
Sulla questione, durante un’ospitata al Caffè della domenica di Maria Latella su Radio 24, Matteo Renzi afferma: “Provo imbarazzo per quello che sta succedendo nel Terzo Polo, io non ho mai, mai, mai aperto bocca in modo negativo nei confronti di Carlo Calenda”.
Poi sottolinea: “Sfido chiunque a trovare una mia dichiarazione di ostilità personale nei suoi confronti. C’è da parte sua una tensione personale inspiegabile che deriva da una qualche forma di natura relazionale che non riesco a capire”.