Test sierologici gratuiti per 150mila cittadini dal 25 maggio. Conte: “Esclusiva finalità di ricerca scientifica”.
ROMA – Dal 25 maggio sono partiti i test sierologici gratuiti per 150mila cittadini. L’annuncio è stato dato dal premier Conte durante l’informativa in Parlamento.
“In questa fase – ha annunciato il presidente del Consiglio – sono importanti test molecolari. Questi avranno esclusiva finalità scientifica. Per farli occorrerà uno sforzo che si basa sul lavoro di volontari sul territorio e ci sarà una struttura nazionale di coordinamento“.
Il via libera a questi test è arrivato anche dal Senato che si è espresso con 135 voti a favore del decreto mentre quelli contrari sono stati 101. Il testo ora passa al Senato.
In Lombardia test sierologici partiti
In Italia i test sierologici sui volontari partiranno dal 25 maggio mentre in Lombardia questi controlli sono iniziati ormai da circa un mese. Accertamenti che hanno evidenziato come il virus era presente nella provincia di Milano anche prima del 21 febbraio.
Un cittadino su 20 ha sviluppato gli anticorpi con la conferma che il Covid-19 circolava nel nostro Paese sin dai primi giorni del 2020 senza però farsi notare visto che la maggior parte delle persone (soprattutto giovani) erano asintomatici. L’evoluzione ha portato il coronavirus ad essere più aggressivo dal paziente-1 di Codogno anche se ormai sembra essere quasi impossibile risalire al famoso paziente-0.
Zingaretti chiede dei test sierologici gratuiti per tutti
Sui test sierologici è intervenuto anche Nicola Zingaretti con un lungo post sui socia: Soddisfazione anche in casa Partito Democratico con il segretario Nicola Zingaretti che ha chiesto al Governo di “rendere gratuiti i test sierologici inserendoli nei livelli essenziali di assistenza, almeno per alcune fasce di reddito. Nel Lazio stiamo facendo gratuitamente 300mila test. Bisogna fare un passo avanti per evitare discriminazioni“.
Una proposta che potrebbe essere approfondita nelle prossime settimane con il Partito Democratico pronto a mettere sul piatto della maggioranza questa idea che sembra essere condivisa dal resto della maggioranza.
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