In un importante passaggio del testamento di Silvio Berlusconi, il figlio Luigi non è stato citato!
L’apertura del testamento di Silvio Berlusconi ha sollevato qualche dubbio su quanta eredità verrà ripartita tra i figli. Le perplessità nascono proprio dal volere dell’ex Presidente di lasciare una parte di patrimonio anche alla compagna Marta Fascina, a Marcello Dell’Utri – fondatore di Forza Italia – e al fratello Paolo. Paolo D’Agostino, avvocato esperto di successioni, ha chiarito la situazione.
Luigi Berlusconi non citato nel testamento
Il testamento di Berlusconi è stato composto nell’arco di 16 anni, con alcune progressive aggiunte. Nell’ultima, datata Arcore 19 gennaio 2022, Silvio ha scritto: “Cara Marina, Piersilvio, Barbara e Eleonora. Sto andando al San Raffaele. Se non dovessi tornare, vi prego di prendere atto di quanto segue. Dalle vostre eredità di tutti i miei beni dovreste riservare queste donazioni a: Paolo Berlusconi, euro 100 milioni; Marta Fascina, euro 100 milioni; Marcello Dell’Utri, euro 30 milioni”.
Rivolgendosi ai suoi figli, si nota che il minore, Luigi, non è stato citato. Ma questo non significa che il quinto figlio verrà escluso. Infatti, in un altro legato del 2006, l’ex Cav si legge: “Lascio tutto il resto (con l’esclusione delle azioni di Fininvest, ndr) in parti eguali ai miei cinque figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi”.
Luigi avrà degli oneri in meno
Se l’assenza del nome di Luigi può aver lasciato qualche perplessità, l’avvocato Paolo D’Agostino spiega che questo va in realtà a suo favore. Essendo stato escluso dagli oneri su alcuni eredi – ovvero Marta Fascina, Marcello Dell’Utri e Paolo Berlusconi – il figlio minore del defunto leader di Forza Italia non dovrà contribuire a versare i lasciti degli altri tre eredi.
Gli altri fratelli, invece, dovranno contribuire – in proporzione all’eredità che hanno ricevuto – a versare complessivamente 230 milioni di euro. Il quinto figlio manterrà la sua quota intatta. Ma perché questa decisione? C’è chi sospetta che il padre Silvio abbia voluto escludere Luigi per un’antipatia tra lui e Marta Fascina; altre ipotesi puntano invece su un maggiore ‘istinto per gli affari’ di Luigi rispetto agli altri fratelli.
Marta Fascina potrà ancora vivere ad Arcore?
Per quanto riguarda Marta Fascina invece, potrà restare a vivere ad Arcore? Nonostante la relazione e convivenza duratura con Silvio Berlusconi, formalmente non erano sposati, né registrati come coppia di fatto.
“Il diritto di uso e abitazione della casa familiare è un legato ex legge, quindi un legato previsto espressamente per legge. Ma questo riguarda solo il coniuge“, ha specificato D’Agostino. Quindi, Fascina, “non è stata riconosciuta in alcun modo in maniera legale: né tramite matrimonio né tramite unioni civili”.
Questo vuol dire che se Silvio avesse scritto nel testamento che la sua compagna poteva vivere nella Villa ad Arcore, “si poteva tranquillamente fare”. Tuttavia, così non è stato, e starà quindi ai figli decidere se Fascina potrà restare nell’abitazione.