Nessuna delle persone citate nelle ultime volontà del quattro volte presidente del Consiglio ha ancora ricevuto un centesimo.
Sette miliardi di eredità e nessun centesimo ancora arrivato nelle tasche delle persone presenti all’interno del testamento. Questo, in sostanza, il mistero attorno alle ultime volontà di Silvio Berlusconi, lette dal notaio Arrigo Roveda alla famiglia del Cavaliere il mese scorso. Il patrimonio del quattro volte presidente del Consiglio è fermo e nessuno ci avrebbe ancora messo le mani.
Il testamento del creatore di Mediaset è corposo ed ha “regalato” ingenti fondi a numerosi componenti della sua famiglia e a chi gli è stato vicino in questi anni. Ci si riferisce, ovviamente, ai 100 milioni lasciati a Marta Fascina e ai 30 destinati a Marcello Dell’Utri. Il lascito del fondatore di Forza Italia, però, potrebbe rimanere bloccato per ancora molto tempo.
I motivi dietro all’immobilità del testamento
Perché i 7 miliardi di Silvio Berlusconi non sono ancora stati divisi fra gli eredi? Il motivo è semplice quanto complesso. Il patrimonio del Cavaliere, infatti, deve essere valutato e stimato con un inventario che è stato affidato ad alcuni esperti. Il lascito dell’ex leader di Forza Italia è composto da ville, quadri, statue e quote di varie aziende e non è facile riuscire ridistruibirlo rispettando le ultime volontà del creatore di Mediaset.
La famiglia del Cavaliere, però, resta unita ed attende pazientemente nuovi sviluppi. Secondo alcune voci, gli ereditari dovranno aspettare forse anche degli anni prima di ricevere anche solo un centesimo del lascito di Berlusconi.