Il caso del testamento di Berlusconi: le rivelazioni di Marta Fascina al pm

Il caso del testamento di Berlusconi: le rivelazioni di Marta Fascina al pm

Nuovi sviluppi nell’indagine sul presunto testamento colombiano di Silvio Berlusconi: Marta Fascina testimonia contro Marco Di Nunzio.

Il caso del presunto testamento colombiano di Silvio Berlusconi si infittisce. Marta Fascina, l’ultima compagna di Berlusconi e deputata, è stata ascoltata in segreto dalla Guardia di Finanza, su incarico del procuratore della Repubblica. La sua testimonianza potrebbe essere cruciale nel delineare le sorti di Marco Di Nunzio, il sedicente erede dei beni di Berlusconi. Fascina, destinataria di un lascito testamentario di 100 milioni di euro, ha fornito dettagli significativi che mettono in dubbio la veridicità delle pretese di Di Nunzio.

Marta Fascina

La presunta truffa di Marco Di Nunzio: tra falsi documenti e estorsione

Marco Di Nunzio, imprenditore torinese residente in Colombia e noto per la lista civetta Bunga-Bunga, è al centro dell’indagine. È accusato di aver diffuso un falso testamento in cui Berlusconi lo avrebbe designato erede di 26 milioni di euro, uno yacht, ville ad Antigua, e il 2% di Fininvest. Di Nunzio ha persino tentato di far sequestrare i beni degli eredi Berlusconi per garantire le sue pretese. Tuttavia, le prove da lui presentate – tra cui documenti su acquisti d’arte e un referto COVID – non trovano riscontro.

Contraddizioni e anomalie: il crollo della tesi di Di Nunzio

Il Corriere riporta che i pm contestano ora a Di Nunzio non solo il falso in testamento e la tentata truffa, ma anche la tentata estorsione ai danni dei figli di Berlusconi. Questo a causa delle vistose anomalie nei documenti presentati, compresi i presunti testamenti. Si aggiunge un ulteriore elemento di dubbio: Marta Fascina ha escluso categoricamente che Berlusconi fosse in Colombia il 21 settembre 2021, giorno in cui, secondo Di Nunzio, sarebbe stato stilato il testamento. Le sue affermazioni sono supportate da documentazione dettagliata sulle attività di Berlusconi in quella data.

L’interrogatorio di Marta Fascina, unito alle incongruenze emerse, pone Marco Di Nunzio in una posizione sempre più precaria. La sua difesa si sta sgretolando sotto il peso delle prove e delle testimonianze che contraddicono la sua versione dei fatti. Questo caso continua a tenere banco nell’opinione pubblica, riflettendo l’interesse costante verso la figura di Silvio Berlusconi e le vicende che lo riguardano.