The State of the Union 2020, la conferenza stampa
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Conte, “Sure, Bei e Mes sono insufficienti, serve il Recovery Fund”

Giuseppe Conte

The State of the Union 2020, emergenza coronavirus in primo piano in occasione dell’annuale conferenza stampa.

Coronavirus protagonista del The State of the Union. Si tratta dell’annuale conferenza stampa alla quale prendono parte i principali esperti a livello mondiale, chiamati a fare il punto sullo stato di salute dell’Unione europea e non solo.

Di seguito il video della conferenza

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The State of the Union, Conte: “Serve una risposta unita”

In chiusura del The State of the Union il premier Conte è ritornato sul comportamento che l’Ue deve adottare in questa emergenza: “Le tre misure Sure, Bei e Mes non sono sufficienti […]. La sfida cruciale è quella di tradurre in realtà il segnale sul Recovery Fund prima che sia troppo tardi per le economie e per la società“.

Il primo ministro italiano ha ribadito che “l’Europa deve dare ai cittadini un messaggio chiaro, dimostrando di avere visione comune di ciò che è necessario per superare l’attuale crisi e per promuovere una rapida ripresa in tutto il continente“.

The State of the Union, Di Maio: “Serve un salto di qualità”

L’Europa è di fronte alla più grave crisi economica della sua storia, la risposta che daremo ne definirà il futuro. Le prime risposte sono andate nella giusta direzione ma ora è urgente definire ulteriori misure, serve un salto di qualità che non può che essere un grande piano per la ricostruzione“, ha dichiarato il ministro degli esteri Luigi Di Maio.

Il ministro non ha risparmiato critiche all’Ue per la prima reazione all’emergenza. L’Italia, primo paese dell’Unione travolto dal coronavirus, è stato isolato e non aiutato.

“L’Italia ha chiesto dimostrazione reale di solidarietà da parte dell’Unione europea. Alcuni Paesi hanno chiuso le frontiere con l’Italia e abbiamo ricevuto aiuti prima da paesi extra Ue che da Paesi Ue [..].Poi ci sono state le scuse avanzate dalla presidente Ursula von der Leyen e l’impegno a cambiare rotta ed è stato messo a punto un ventaglio di strumenti”.

Lagarde, “Desiderabile una risposta di bilancio comune”

“Per l’Europa è altamente desiderabile una risposta di bilancio comune, che impedirebbe di lasciare sulle spalle dei singoli Paesi una risposta alla crisi innescata dal Covid-19 che rischia di costare il 10% del Pil dell’Eurozona con emissioni di debito comprese fra 1.000 e 1.500 miliardi di euro”. “Dobbiamo prepararci come Unione a fronteggiare la fase successiva della sfida posta dalla pandemia. Dobbiamo spostare l’attenzione dal fornire una rete di sostegno al favorire la ripresa”, ha dichiarato Lagarde.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/GiuseppeConte64

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:24

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