Negli Usa e in molti altri Paesi Threads è già diventato un must, ma quando arriverà in Italia? Ecco cosa c’è da sapere.
Spopolato già negli Stati Uniti, Threads rappresenta il tentativo di Zuckerberg di attirare gli utenti che hanno lasciato Twitter (rinominato come “X”). Si tratta di un nuovo social network che sembra aver già fatto innamorare i brand di moda e beauty per interfacciarsi con la propria audience.
Cos’è Threads?
Si tratta di un’app satellite di Instagram lanciata a metà luglio da Meta, dove è possibile interagire con gli altri utenti ed inviare messaggi lunghi fino a 500 caratteri (molti di più di quelli offerti da Twitter). Inoltre è possibile includere brevi pezzi di testo, link, foto e video.
Anche su Threads, come sugli altri social di Meta, gli utenti possono seguire il vostro profilo per vedere i vostri thread e le vostre risposte nel loro feed. E viceversa.
Come funziona?
Per iniziare ad utilizzare il social, basterà accedere attraverso il proprio account Instagram esistente. Il nome utente verrà trasferito automaticamente all’account Threads, come è anche possibile continuare a seguire gli stessi account che già si seguono su Instagram.
Mark Zuckerberg ha affermato di aver sviluppato Thread “con strumenti per consentire conversazioni positive e produttive“. Sul social si possono aggiungere parole nascoste “per filtrare le risposte ai tuoi thread che contengono parole specifiche”.
Sul sito web si legge: “Potete smettere di seguire qualcuno, bloccare, limitare o segnalare un profilo su Threads dal vostro menu, e tutti gli account che hai bloccato su Instagram verranno automaticamente bloccati su Threads”.
Il settore della moda
Tra i contenuti che si possono trovare su Threads ci sono anche video di grandi marchi che desiderano sperimentare questo nuovo strumento di comunicazione, come quelli di Louis Vuitton, Michael Kors, ma anche Nike, Adidas e Estée Lauder.
A Repubblica, Jade Beguelin fondatrice del brand di cosmetici 4AM, ha spiegato che Threads è il mezzo ideale per dialogare con l’audience, riuscendo a instaurare una comunicazione vera e propria con i followers.
In questo modo un marchio può rivolgersi direttamente al proprio pubblico per capire le sue preferenze. Il social privilegia “la parola”, motivo per cui la moda e il beauty possono utilizzare la piattaforma per annunciare il lancio di nuovi prodotti o raccontare le proprie iniziative.
Per adesso Threads non arriverà in Italia
Il nuovo social non è ancora arrivato in Italia. In Europa l’app è bloccata a causa di problemi normativi: il divieto è arrivato dal Garante della privacy irlandese proprio perché Threads raccoglie dati personali come posizione, cronologia, contatti acquisiti.
Nell’Unione europea, infatti, la raccolta e la gestione dei dati personali online sono disciplinate dal GDPR, e Threads per il momento non è conforme alle regole sulla privacy dell’Ue. Tuttavia, Zuckerberg è già al lavoro per adattare il social al regolamento.