Tim, Luigi Gubitosi non è più l'ad: accettate le sue dimissioni
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Direttore: Alessandro Plateroti

Tim, Luigi Gubitosi non è più l’ad: accettate le sue dimissioni

Luigi Gubitosi

Le dimissioni di Luigi Gubitosi sono state accettate da Cda di Tim. Deleghe a Rossi e Labriola.

ROMA – Sono state accettate dal Cda di Tim le dimissioni di Luigi Gubitosi. Dopo la lettera inviata ai consiglieri alla vigilia, il Consiglio di amministrazione ha dato il proprio via libera al passo indietro da parte dell’ad. Le sue deleghe, come riportato da La Repubblica, sono passate al presidente Salvatore Rossi e al Pietro Labriola. Quest’ultimo, che fino ad oggi è stato a capo della controllata Tim Brasile, diventa il nuovo direttore generale.

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Si tratta di un passo indietro voluto dallo stesso manager per cercare di facilitare le possibili operazioni con l’azienda americana Kkr.

La proposta di Kkr sul tavolo del Cda di Tim

Sul tavolo del consiglio di amministrazione c’è stata anche la proposta di Kkr. Ricordiamo che l’azienda americana ha presentato un’offerta non vincolante di 0,50 centesimi ad azione per acquistare le quote dell’azienda. Nessuna decisione è ancora stata presa e nei prossimi giorni ci potrebbero essere importanti novità.

Il primo passo per analizzare l’offerta arrivata dalla multinazionale statunitense è stato accettare le dimissioni di Luigi Gubitosi. Ora possibile una nomina di un advisor per valutare con molta attenzione questa proposta e successivamente decidere si accettare oppure rifiutare.

Luigi Gubitosi
An Milano 24/06/2013 – presentazione palinsesto programmi Rai / foto Andrea Ninni/Image nella foto: Luigi Gubitosi

Fitch: “Possibili conseguenze negative con la fumata bianca di questa trattativa”

Sulla questione Tim-Kkr si è pronunciata anche l’agenzia Fitch. In una nota è stato precisato che “la potenziale acquisizione potrebbe avere delle conseguenze negative sul rating del gruppo che in questo momento è di bb+ con outlook stabile […]. Nel caso l’operazione dovesse proseguire, rivaluteremmo il rating con probabili implicazioni negative […]“.

Una posizione che rischia sicuramente di influenzare la decisione del consiglio di amministrazione, ma, come detto, sul tema la partita è ancora aperta.

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ultimo aggiornamento: 26 Novembre 2021 22:17

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