Toino, ragazzi con sindrome di Down cacciati da una pizzeria
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Direttore: Alessandro Plateroti

Torino, ragazzi con sindrome di Down cacciati da una pizzeria

Museo Nazionale del cinema di Torino

Torino, ragazzi con Sindrome di Down cacciati da una pizzeria. La prima motivazione: “Non sappiamo come gestirli”. La denuncia social da parte di una delle mamme.

Fa discutere un fatto di cronaca avvenuto a Torino, dove i titolari di una pizzeria hanno cacciato un gruppo di ragazzi affetti da Sindrome di Down perché i gestori del locale “non sapevano come gestirli“.

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Museo Nazionale del cinema di Torino
FONTE FOTO: https://www.instagram.com/turin_incredible/

Torino, ragazzi con Sindrome di Down cacciati da una pizzeria

A denunciare l’accaduto è stata la mamma di uno dei ragazzi. La donna, profondamente amareggiata per quanto accaduto, ha voluto condividere il proprio sdegno con un lungo post pubblicato sulla propria pagina Facebook. “I ragazzi si sono seduti subito, e, affamatissimi, erano già pronti per ordinare, quando un tizio con la barba, si è avvicinato a me a ad un’altra mamma e ci ha detto, in maniera molto scortese, che dovevamo avvertire della presenza di 4 disabili perché il locale era piccolo, il sabato sera era pieno e loro non sapevano come gestirli“, recita il massaggio lanciato sui social che in poche ore ha fatto registrare centinaia di condivisioni e messaggi di sdegno nei confronti del locale torinese, la Trattoria Casa Amaro.

I nostri ragazzi sono adulti ed educatissimi, mangiano tutti rigorosamente con coltelli e forchetta e avrebbero potuto organizzare loro, senza problemi, le loro attività. Abbiamo ribadito che l’unica cosa da segnalare l’avevamo segnalata, ma ci hanno ripetuto per altre due volte almeno la stessa cosa. I ragazzi, che ovviamente hanno capito tutto, sono rimasti malissimo e noi tutti peggio di loro. Li abbiamo fatti alzare e ce ne siamo andati con una rabbia e un grosso dolore condiviso“.

Usciti dal locale, i ragazzi sono andati a mangiare in un ristorante poco distante, Le Rondini. Qui, stando al racconto della mamma, i gestori del locale hanno servito i ragazzi e li hanno intrattenuti scattando fotografie

La risposta del ristorante

Dopo il polverone che si è sollevato intorno alla vicenda, dalla Trattoria Casa Amaro è arrivata una nota esplicativa, condivisa sempre attraverso i social. Il titolare ha fatto sapere che si sarebbe trattato di un malinteso e che il suo atteggiamento sarebbe stato figlio della sua intenzione di accogliere al meglio i ragazzi, cosa che non avrebbe potuto fare senza il necessario preavviso. Il gestore ha poi contattato telefonicamente la mamma del ragazzo che ha fatto sapere di aver accettato le scuse. Con la speranza che episodi del genere non si verifichino più.

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ultimo aggiornamento: 3 Dicembre 2018 10:38

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