Toti chiede di incontrare Matteo Salvini: la procura di Genova dà parere favorevole. Attesa per oggi la decisione del giudice.
Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, ai domiciliari dal 7 maggio per un’inchiesta di corruzione, ha richiesto di incontrare il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini.
La procura di Genova ha dato parere positivo, ma ora si attende la decisione del giudice per le indagini preliminari, che potrebbe arrivare oggi, 15 luglio.
Contestualmente, si attende anche la decisione sulla scarcerazione di Paolo Emilio Signorini, l’ex presidente dell’autorità portuale coinvolto nella stessa inchiesta.
Toti e la richiesta di incontrare Salvini: l’inchiesta per corruzione
Giovanni Toti, come riportato da Today.it, è finito ai domiciliari a seguito di un’inchiesta che ha scosso profondamente la Liguria.
L’accusa principale riguarda presunti episodi di corruzione che avrebbero visto il governatore coinvolto in uno scambio di favori e denaro per agevolare alcuni progetti regionali.
Nonostante le richieste del legale del governatore, per una riduzione delle misure restrittive, il tribunale del Riesame ha recentemente respinto la richiesta, mantenendo così gli arresti domiciliari.
In questo contesto, Toti ha chiesto di poter incontrare Salvini e due suoi assessori per discutere questioni relative alla gestione regionale.
La procura ha espresso un parere favorevole, ma la decisione finale spetta al giudice, il cui verdetto è atteso per oggi.
La situazione di Paolo Emilio Signorini
Parallelamente alla vicenda di Toti, un’altra figura di rilievo è al centro della stessa inchiesta: Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’autorità portuale di Genova.
Signorini è accusato di aver ricevuto denaro e altri benefici in cambio del suo impegno nel sbloccare alcuni importanti progetti del porto.
Attualmente detenuto nel carcere di Marassi, la sua scarcerazione potrebbe avvenire oggi, qualora le soluzioni abitative proposte vengano ritenute idonee dai giudici.
In particolare, i domiciliari per Signorini dovrebbero prevedere condizioni particolarmente restrittive, con limitazioni severe ai contatti con persone al di fuori del nucleo familiare convivente.