Totti racconta la sua relazione con Del Piero: dalla presunta rivalità tra Roma e Juventus alla complicità che li ha sempre legati.
La relazione tra Francesco Totti e Alessandro Del Piero è sempre stata al centro dell’attenzione nel mondo del calcio italiano. Due icone di Roma e Juventus, simboli di due club storicamente rivali, ma anche due protagonisti capaci di andare oltre i colori delle maglie. In una recente intervista a “Repubblica”, Totti ha ripercorso i momenti più importanti di questa amicizia che ha segnato un’epoca.
La rivalità alimentata dal mito
La presunta rivalità tra Totti e Del Piero è stata spesso al centro delle cronache sportive degli anni ’90 e 2000. “C’era chi avrebbe voluto che fossimo rivali,” ha ammesso Totti, “perché rappresentavamo due opposti: la Juventus, squadra di vertice, contro la Roma, simbolo di un calcio più popolare e passionale.” Questa contrapposizione ha infiammato le partite tra Roma e Juventus, rendendo ogni incontro un evento epico. Tuttavia, al di là del campo, i due campioni hanno sempre coltivato un profondo rispetto reciproco, consapevoli delle proprie responsabilità e del peso di rappresentare milioni di tifosi.
Totti ha ricordato il loro primo “incontro simbolico” sul campo: “Il mio esordio in Nazionale? Sostituì lui e ricordo il suo sguardo complice. Da lì nacque una sintonia che sarebbe cresciuta negli anni.” Mentre la stampa e i tifosi li dipingevano come rivali irriducibili, i due hanno dimostrato di saper guardare oltre le barriere, mostrando che il calcio può unire anche chi, apparentemente, dovrebbe essere nemico.
Complicità in campo e fuori: Totti e Del Piero
Il legame tra Totti e Del Piero ha raggiunto il culmine durante il Mondiale del 2006. “In Germania eravamo complementari,” ha spiegato Totti. “Se agli Europei eravamo percepiti come alternativi, durante il Mondiale la nostra intesa era perfetta.” Due personalità diverse, ma ugualmente affascinanti: Del Piero, riservato e riflessivo; Totti, carismatico e spontaneo. Questa diversità ha reso il loro rapporto ancora più forte, mostrando come il rispetto reciproco e la complicità possano trasformare una presunta rivalità in un’amicizia autentica.
Totti ha concluso con un aneddoto affettuoso: “Prima della finale, mentre tutti eravamo in tensione, lui scherzava dicendo che era abituato alle finali. Ci fece sorridere e capire la grandezza del campione, ma anche dell’uomo.” Una storia di calcio e amicizia, oltre i colori e le rivalità.