In seguito alla tragedia del Grenfell Tower ben 12 pompieri hanno contratto il cancro a causa delle esalazioni tossiche dell’incendio.
Il 14 giugno del 2017 un grattacielo di 24 piani dislocato nel quartiere di North Kensington prese fuoco. Si tratta del Grenfell Tower. Durante la tragedia persero la vita 72 persone mentre altre 74 rimasero ferite. Ad oggi le conseguenze di quella grave vicenda continuano a farsi sentire, nonostante siano passati già sei anni.
L’incendio scoppiò poco prima dell’1:00 (ora locale). Sul posto giunsero 250 vigili del fuoco e 45 autopompe che si occuparono di domare l’incendio nell’edificio. Le ricerche di eventuali superstiti all’interno della struttura sono continuate per due giorni, fino al 16 giugno. Trascorsi i due giorni, il capo delle operazioni di spegnimento Dany Cotton dichiarò la fine delle operazioni di ricerca in quanto non c’era più alcuna speranza di trovare eventuali persone sopravvissute.
Le conseguenze della tragedia oggi
Ad oggi le tragiche conseguenze di quel violento incendio continuano a farsi sentire. Il Daily Mirror, un quotidiano della Gran Bretagna, ha reso noto che ben 12 vigili del fuoco intervenuti nel disastro per domare le fiamme hanno contratto il cancro a causa delle nubi tossiche.
Erano lì per salvare vite umane, ed hanno finito per ammalarsi gravemente di tumore. Sempre il quotidiano britannico, ha spiegato che alcuni di loro si trovano oggi ad uno stadio terminale di cancro a causa dell’elevata esposizione ai fumi e gas tossici prodotti dall’incendio.
Nella vicenda sono intervenute tantissime squadre di vigili del fuoco. Ad oggi, molti di loro richiedono di poter effettuare degli screening medici proprio alla luce della scoperta del cancro contratto da 12 di loro. Difatti, nonostante a distanza di diversi anni i vigili intervenuti non abbiano accusato sintomi della malattia, il loro organismo potrebbe comunque aver subito dei danni a causa della tossicità dei gas esalati dall’incendio.
