Durante i giorni scorsi si sono verificate diverse tensioni tra Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ed il centrodestra.
Anche all’interno del partito Forza Italia ci sarebbero alcune tensioni, che hanno portato la coalizione a spaccarsi in due. “La coalizione di centrodestra non può più permettersi una figura come Berlusconi tra le sue file con ruoli di responsabilità”. Sono queste le parole di Stefano Folli Randella. Berlusconi sarebbe diventato un personaggio a causa delle questioni che lo hanno visto protagonista durante le tensioni con Forza Italia e centrodestra.
Randella prosegue: “Ieri sera è stata dichiarata in modo formale l’incompatibilità. Berlusconi oggi pare dedito non alla sopravvivenza di Forza Italia, bensì alla sua distruzione: non si sa quanto inconsapevole”, dice.
E prosegue: “Forse ha perso il controllo degli eventi ed è egli stesso travolto, sul punto di essere abbandonato dai suoi parlamentari. Quel che è certo, una stagione ha fatto il suo tempo. E il primo a dirsene consapevole dovrebbe essere Tajani, ormai proiettato suo malgrado nel post-berlusconismo.”
Silvio Berlusconi già da qualche settimana era protagonista di alcuni imbarazzanti avvenimenti, come quello della lista di spropositi sulla Meloni. Ma le dichiarazioni di ieri, sulla sua amicizia rinnovata con lo zar di Mosca, hanno tolto ogni dubbio.
Berlusconi ha fatto il suo corso e deve uscire dal panorama politico. Giorgia Meloni è la prima a pensarla in questo modo: con queste basi, il governo non poteva nascere. A questo punto la futura premier ha offerto una dimostrazione di leadership. Ha ribadito la fedeltà alla Ue e alla Nato.
Meloni: “Su Ue e Nato chi non ci sta è fuori”
“Su Ue e Nato chi non ci sta è fuori, a costo di non fare governo”. Il riferimento alle parole di Silvio Berlusconi è chiaro. Le sue parole: “Intendo guidare un esecutivo con una linea di politica estera chiara e inequivocabile. L’Italia con noi non sarà mai l’anello debole dell’Occidente, su questo chiederò chiarezza a tutti i ministri” E continua: “L’Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica. Chi non fosse d’accordo con questo caposaldo non potrà far parte del governo, a costo di non fare il governo”.