Una lunga intervista a Marco Travaglio che ha argomentato in diversi passaggi il suo rapporto con Giorgia Meloni e il suo operato da Premier.
Interessante intervista al Corriere della Sera da parte di Marco Travaglio che è tornato a parlare della Premier Giorgia Meloni anche a seguito del suo recente editoriale per Il Fatto Quotidiano che aveva generato non pochi commenti. Il noto giornalista ha rivelato quale sia il suo vero rapporto con la Presidente del Consiglio e ha anche sottolineato cosa pensi del suo operato al Governo senza risparmiare alcune frecciate.
Travaglio, il pensiero su Giorgia Meloni al Governo
Dopo aver definito la Meloni una tipa “sveglia” nel suo editoriale per Il Fatto, Travaglio è tornato sull’argomento spiegando le sue parole: “Beh, i tonti sono altri, penso che sia una tipa sveglia. Detto questo, non condivido nulla o quasi della sua azione di governo”. Parlando poi del paragone con Giuseppe Conte: “In questi anni sono stati gli unici due presidenti del Consiglio ad essere arrivati a Palazzo Chigi senza la cooptazione dei poteri forti. Il leader del Movimento 5 Stelle è giunto lì per caso. Lei, Giorgia, è invece arrivata dalla periferia. La presidente del Consiglio è un underdog o un outsider anche se fa politica da trent’anni, perché proviene da una formazione che da sempre è stata tenuta a distanza dalle logiche di potere […]”.
Successivamente il giornalista ha anche spiegato di essere rimasto meravigliato dalla Premier e dal fatto che “non abbia dato seguito da presidente del Consiglio a questa sua caratteristica. Ha dovuto promettere fedeltà agli americani, all’Europa, a tutti quelli che ha dipinto come poteri forti, pensiamo ad esempio al rapporto super compiacente che ha avuto con il governo Draghi. Diciamola tutta, si è un po’ parata le spalle”.
La verità sul suo rapporto con la Meloni
Nel corso dell’intervista, anche un importante passaggio rivelatore sul reale rapporto tra Travaglio e la Meloni. In questo senso il direttore de Il Fatto Quotidiano ha spiegato: “Ho già raccontato tutto a Peter Gomez a La Confessione su Rai3. L’ho conosciuta 15 anni fa quando era ministro della Gioventù nel governo di Silvio Berlusconi. Se non sbaglio ci siamo incrociati in treno, dopodiché ci saremo visti un paio di volte a pranzo per scambiare due chiacchiere, perché mi incuriosiva questa giovane esponente del governo. E poi basta”.
E ancora: “Ho solo avuto un rapporto da giornalista. Devo dire che mi è molto simpatica. Ha rotto con Berlusconi ai tempi del Pdl, per fondare un suo partito, sganciandosi così dal governo Letta-Alfano. Si è sempre mossa nel segno della coerenza tenendosi a debita distanza dalle manovre di palazzo. Insomma, le premesse c’erano tutte… Mi aspettavo desse qualche segnale di discontinuità che alla fine non c’è stato”.
“Una persona perbene che sta facendo male”
Nella conclusione dell’intervista al Corriere anche un sunto di ciò che Travaglio pensa della Premier: “[…] Quando Meloni ha confermato il carcere duro nei confronti dei superboss ho titolato: “Buona la prima”. Speravo di scrivere “Buona la seconda”, “Buona la terza” e invece non è stato così. Giorgia Meloni è una persona perbene che sta facendo male. E mi faccia aggiungere una cosa: a mio avviso ha fatto una cavolata a paragonarsi a Silvio Berlusconi”.