“Fatto gravissimo”, caso treno in anticipo: Salvini “sotto scacco” chiede spiegazioni, scoppia il putiferio

“Fatto gravissimo”, caso treno in anticipo: Salvini “sotto scacco” chiede spiegazioni, scoppia il putiferio

Il caso del treno partito in anticipo diventa un caso politico: Salvini chiede spiegazioni, ma l’opposizione gli lancia accuse di incompetenza.

Il caso del treno Frecciargento Roma-Genova partito con 50 minuti di anticipo il 8 novembre scorso ha scatenato polemiche a livello politico, mettendo in evidenza le difficoltà di gestione da parte di Trenitalia e la questione della comunicazione con i passeggeri. A tal proposito Matteo Salvini ha chiesto spiegazioni alimentando il dibattito politico già bollente.

Treno partito con 50 minuti di anticipo diventa un caso

Il treno è partito prima per evitare un ritardo, causato dai lavori in corso sull’Alta velocità, ma questa decisione ha portato a una serie di disagi, tra cui l’assenza di informazioni tempestive per i viaggiatori, che si sono trovati a perdere la partenza.

Trenitalia è intervenuta affermando che l’operazione era l’unica opzione disponibile per garantire il regolare svolgimento del servizio, dato che l’orario non permetteva di posticipare la partenza né di trovare slot alternativi. 

L’azienda ha offerto le sue scuse ai passeggeri e rimborsi per il disagio.

Nonostante ciò, i passeggeri non sono stati informati adeguatamente, e alcuni hanno appreso il cambio di orario solo tramite messaggi WhatsApp, che non sono stati ricevuti tempestivamente da tutti.

Salvini “sotto scacco”: le richieste dell’opposizione

Le polemiche politiche sono esplose dopo che la senatrice Raffaella Paita di Italia Viva ha definito la situazione vergognosa: “Siamo arrivati all’assurdo: un treno che parte prima per non arrivare in ritardo. Una vergogna. Un livello di incapacità imbarazzante, per la quale il ministro Salvini e l’amministratore delegato di Trenitalia Corradi dovrebbero chiedere scusa. Presenterò subito un’interrogazione parlamentare, siamo di fronte a un fatto gravissimo”.

Il vicepremier Matteo Salvini, nel frattempo, ha chiesto “chiarimenti convincenti” ai vertici aziendali. Se dovessero venire a mancare, sottolineano fonti del Mit, saranno presi “inevitabili interventi”.

Mentre anche il Partito Democratico ha criticato la gestione dell’emergenza, chiedendo a Salvini di rispondere direttamente delle inefficienze: “Se il ministro non ha la più pallida idea di cosa succede lungo i binari italiani, è un problema ma è lui che deve rispondere delle inefficienze: di fronte a episodi che creano disagi enormi ai viaggiatori e incertezza per i lavoratori, non possiamo limitarci a parole vuote che sono solo l’ammissione della sua incompetenza”, ha commentato Andrea Casu.