Scontro in seno al governo tra il ministro della Difesa Trenta e il responsabile del Viminale Salvini circa l’impiego dei militari per contenere l’ondata di migranti.
ROMA – Sale nuovamente la tensione nel governo. Questa volta, lo scontro è tra Matteo Salvini e Elisabetta Trenta. Il tema è quello dello sbarco di migranti.
Il monito del leader leghista
Ieri sera, intorno alle 20, il ministro dell’Interno ha effettuato una diretta facebook nella quale ha dichiarato: “Ogni tanto mi sento politicamente solo. Chiederò al ministro della Difesa e dell’Economia di aiutarci in questa battaglia di civiltà, di legalità. Mi farebbe piacere che (trenta e Tria, ndr) fossero al nostro fianco, al fianco del popolo italiano, altrimenti è un precedente pericolosissimo“.
La replica di Elisabetta Trenta
Attraverso le colonne del Corriere della Sera, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha risposto stizzita al collega di governo: “Quanto sta accadendo in questi giorni si sarebbe potuto evitare. Lo avevo detto a Matteo Salvini: senza la missione Sophia torneranno le ong. Non ha voluto ascoltare e si lamenta. È sorprendente che attacchi i militari dopo che siamo stati noi a chiedere al Viminale se volevano supporto per il trasbordo dei migranti a Malta, visto che nessuno veniva a prenderseli“.
Azioni e preoccupazioni alla Difesa
Il ministro Trenta ha ricordato che nell’ultima riunione di sabato sera al ministero della Difesa si sono “pianificate misure di sorveglianza speciale contro i trafficanti nei pressi delle coste italiane“.
“Indipendentemente dal caso migranti e delle ong – ha aggiunto Trenta – l’emergenza da affrontare è quanto sta accadendo in Libia perché la situazione è peggiorata sensibilmente e ho dato mandato allo Stato Maggiore di pianificare vari scenari. Se la crisi dovesse degenerare, l’Italia non può farsi trovare impreparata“.