Treviso, picchiato e legato col nastro in un casolare
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Direttore: Alessandro Plateroti

Treviso, picchiato e legato col nastro in un casolare

Carabinieri

I carabinieri hanno liberato e soccorso il 50enne legato col nastro adesivo, arrestando in flagranza di reato i tre giovani.

Un impiegato di 50 anni era stato adescato su una piattaforma social da tre giovani, i quali lo avevano convinto ad incontrarsi in un casolare di Via Marconi a Vedelago, in provincia di Treviso. Una volta giunto sul posto, l’uomo è stato sequestrato, picchiato e derubato dei suoi effetti personali, tra cui la sua carta di credito.

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Di recente erano arrivate diverse segnalazioni relative a traffici illeciti in quel casolare. Ma solo durante il pomeriggio del 18 febbraio scorso, i carabinieri di Castelfranco Veneto hanno incontrato un giovane in bicicletta nei paraggi. Il ragazzo è apparso subito nervoso, sostenendo che doveva prelevare al bancomat, ma una volta allontanatosi i militari hanno scoperto cosa nascondeva.

La scoperta

Quando i carabinieri sono entrati nel casolare, hanno trovato al piano interrato un uomo disteso a terra, immobilizzato con del nastro adesivo che gli fermava mani e piedi, e che gli copriva anche la bocca. Il 50enne veniva minacciato da un giovane in possesso di un taser, mentre l’altro lo stava bloccando per impedirgli di muoversi.

Dopo aver liberato l’uomo, i due ragazzi sono stati subito fermati. Uno aveva con sé una torcia e un coltello con lama di 9 centimetri, mentre l’altro un coltello con lama di 8 centimetri, il taser e un rotolo di scotch. Il terzo ragazzo fermato poco prima in bici, possedeva invece soldi, bancomat e chiavi dell’auto del sequestrato: quando era stato fermato, si stava dirigendo a prelevare con la carta della vittima.

Le ricostruzioni

Secondo le prime indagini, il 50enne avrebbe conosciuto tempo prima uno dei tre giovani su una piattaforma social, acconsentendo successivamente a incontrare il ragazzo nel casolare sopracitato. Dopo aver parcheggiato la sua auto nelle vicinanze, l’uomo avrebbe seguito il ragazzo nel casolare dove è stato sequestato e aggredito, insieme agli altri due complici.

In seguito all’intervento provvidenziale dei carabinieri, la vittima è stata liberata e portata in ospedale per i politraumi riportati, dove è stato dimesso con una prognosi di 30 giorni. I due giovani appena maggiorenni sono ora in carcere a Treviso, mentre il minore è stato accompagnato presso un centro di prima accoglienza del capoluogo.

Le accuse sono di sequestro di persona, rapina aggravata, lesioni personali aggravate e possesso ingiustificato di oggetti atti a offendere. La Procura indaga su eventuali precedenti penali dei tre imputati.

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ultimo aggiornamento: 21 Febbraio 2023 18:05

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