Un giudice del Tribunale di Palermo ha deciso l’assunzione a tempo pieno di un rider a Glovo. Cgil: “Sentenza storica”.
ROMA – Nuova svolta per i ciclofattorini in Italia. Un giudice del Tribunale di Palermo ha deciso l’assunzione a tempo pieno di un rider a Glovo. L’annuncio è stato dato dalla Cgil con una nota, riportata da La Repubblica: “Per la prima volta – si legge nel comunicato – viene riconosciuto da un tribunale italiano il rapporto subordinato, a tempo pieno e indeterminato, di un rider“.
“Il ciclofattorino – hanno spiegato dal sindacato – di punto in bianco è stato disconnesso dalla piattaforma per cui consegnava cibo e bevande a domicilio e licenziato“.
Assunzione a tempo pieno
Come precisato dalla sentenza, l’assunzione dovrà avvenire con un contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato, con uno stipendio orario, inquadramento di sesto livello. Per il rider dovrà essere applicato il contratto collettivo del Terziario, distribuzione e servizi.
Una decisione che potrebbe creare un precedente. Non sono esclusi, infatti, dei ricorsi da parte di altri rider per cercare di ottenere il reintegro a tempo indeterminato e a tempo pieno e non a cottimo, come succede per la maggior parte dei ciclofattorini”.
Da Just Eat a Glovo, la svolta dei ciclofattorini
La decisione del Tribunale di Palermo è arrivata qualche settimana dopo quella di Just Eat. L’azienda, infatti, ha deciso dal 2021 di far diventare a tutti gli effetti dipendenti i rider.
Si tratta di un progetto molto ampio. I ciclofattorini, infatti, nelle grandi città potranno utilizzare i mezzi della multinazionale per le consegne. Hub non previsto, al momento, per i centri più piccoli, ma non si esclude un cambio di strategia nelle prossime settimane. E l’esempio di Just Eat potrebbe essere seguito anche da altre concorrenti in futuro per non rischiare di perdere clienti e dipendenti.
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