A margine delle celebrazioni per i primi 100 giorni di presidenza, Donald Trump ha annunciato novità in termini di dazi e trattative internazionali.
Oltre a giocare un ruolo chiave nelle trattative di pace tra Ucraina e Russia, Donald Trump sta pensando, ovviamente, al proprio Paese e sta portando avanti la sua politica per gli Stati Uniti. In questo senso sono da leggere alcune novità, in ottica dazi, che il tycoon ha voluto sottolineare in Michigan, a margine delle celebrazioni per i primi 100 giorni di presidenza.

Trump e i dazi sulle auto: le novità
Donald Trump ha celebrato dal Michigan i cento giorni di presidenza, difendendo la sua politica con particolare riferimento alle mosse sui dazi globali. In questo senso ha deciso di allentarli sul settore dell’auto. Il tycoon ha, di fatto, deciso di evitare ai costruttori automobilistici che producono negli Stati Uniti di pagare un cumulo di dazi doganali su veicoli e pezzi di ricambio importati e ha anche concesso loro una riduzione temporanea al fine di “aiutarli in questo periodo di transizione”.
Le trattative con la Cina: “Faremo accordo equo”
Passaggi importanti anche in merito alle trattative con i vari Paesi sempre in ottica dazi. In questo senso spiccano le parole verso la Cina. “Ci stiamo riprendendo il Paese da una classe politica malata”, ha affermato Trump dal Macomb Community College. “Invece di mettere al primo posto la Cina, io metto il Michigan e l’America primi”. Sulle tariffe, poi, il tycoon ha spiegato: “Faremo un accordo, ma deve essere equo“.
Indice di gradimento e sondaggi
Tra i tanti commenti del presidente Usa anche quello in merito agli ultimi sondaggi che vedrebbero l’indice di gradimento del tycoon attestarsi solo al 40% circa. In questo senso, Trump si è lamentato delle rilevazioni di questi giorni che sarebbero “false”.
“I sondaggi sono falsi, perché intervistano più democratici che repubblicani”, ha dichiarato il 47° presidente Usa secondo cui l’indice di gradimento nei suoi confronti sarebbe “al 60-70%”.