Il Gran Giurì ha incriminato Donald Trump per il caso della pornostar Daniels. Secondo l’ex presidente è una persecuzione politica.
Donald Trump è stato incriminato dal Gran Giurì di Manhattan per il pagamento di 130mila dollari alla pornostar Stormy Daniels per il suo silenzio. Questa è la prima volta nella storia degli Stati Uniti che un ex presidente viene giudicato per crimini penali. Anche se non sono ancora specificati, dovrebbero essere 30 i capi d’accusa contro il tycoon.
I media statunitensi hanno diffuso la notizia della decisione della procura di New York mentre l’accusa di reato sarà annunciata nei prossimi giorni. Il caso risale al 2016 quando durante la sua campagna elettorale Trump pagò in nero la pornostar Daniels per comprare il suo silenzio sulla loro relazione facendo passare il pagamento come spesa legale poi detratta dalle sue dichiarazioni fiscali.
Il tycoon parla di “persecuzione politica”
Trump ha commentato la decisione del Gran Giurì rigettando le accuse e insistendo di essere “completamente innocente“. Il tycoon, inoltre, ha definito questa incriminazione “una persecuzione politica” e poi ha minacciato il suo rivale dicendo che “questa caccia alle streghe si ritorcerà contro Biden”. La sentenza dei giudici di New York, in verità, avrà un grande peso sulla campagna elettorale per le elezioni del 2024 dove l’ex presidente aveva annunciato di ripresentarsi.
Secondo quanto riferisce il New York Times, Trump potrebbe anche essere ammanettato nei prossimi giorni perché si seguiranno tutte le fasi di routine per l’arresto di un criminale nello stato di New York, come fotografie e impronte digitali. Martedì 4 aprile, l’ex presidente dovrebbe consegnarsi alle autorità per la formalizzazione delle accuse.
Secondo la Cnn, Trump avrebbe chiesto il sostegno ai suoi alleati chiave al Congresso e avrebbe incitato alla protesta i suoi seguaci. L’ex vice di Trump Mike Pence ha dichiarato che “L’incriminazione di Donald Trump è scandalosa” dicendo che si tratta solo di una mossa politica.