Donald Trump afferma di essere l’unico in grado di fermare Vladimir Putin e porre fine al conflitto tra Ucraina e Russia.
Il conflitto tra Ucraina e Russia continua a dominare la scena internazionale, con sforzi diplomatici in corso per trovare una soluzione pacifica. Recentemente, l’attenzione si è concentrata sulle dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e sulle reazioni del Cremlino riguardo ai negoziati.

Le dichiarazioni di Trump
In un’intervista al sito OutKick, Trump ha espresso la convinzione di poter porre fine al conflitto tra Ucraina e Russia, affermando: “Non credo che ci sia nessuno al mondo che fermerà il presidente russo Vladimir Putin a parte me”. Ha sottolineato i suoi “buoni rapporti” sia con Putin che con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo: “Voglio solo che la gente smetta di venire uccisa”.
Trump ha inoltre espresso preoccupazione per una possibile escalation del conflitto che potrebbe coinvolgere gli Stati Uniti. Avvertendo che “strane cose possono accadere” e che la situazione potrebbe portare a una “Terza Guerra Mondiale”.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ridimensionato le aspettative per una rapida risoluzione del conflitto, affermando che i negoziati sono appena iniziati e che saranno “difficili”. Peskov ha sottolineato che “siamo solo all’inizio di questo percorso” e che l’attenzione di Mosca sarà dedicata a una possibile ripresa di un accordo per garantire una navigazione sicura per le navi commerciali nel Mar Nero.
Inoltre, Peskov non ha escluso la possibilità di ulteriori contatti tra Putin e Trump oltre alle telefonate del 12 febbraio e del 18 marzo scorsi. Affermando: “Vi informiamo delle conversazioni che conosciamo, ma non possiamo escludere tutto il resto”.
Colloqui a Riad e obiettivi degli Stati Uniti
Parallelamente, sono iniziati a Riad i colloqui tra le delegazioni americana e ucraina. Il ministro della Difesa di Kiev, Rustem Umerov, a capo della delegazione ucraina, ha dichiarato: “Stiamo implementando la direttiva del presidente ucraino per avvicinare una pace giusta e rafforzare la sicurezza. L’agenda include proposte per proteggere le strutture energetiche e le infrastrutture critiche”.
Secondo alcune fonti mediatiche, l’amministrazione Trump punterebbe a un accordo tra Ucraina e Russia per una tregua entro il 20 aprile. Data in cui sia la Chiesa cattolica che quella ortodossa celebrano la Pasqua. Tuttavia, tale scadenza è considerata ambiziosa dalla stessa Casa Bianca, data la complessità delle trattative in corso.
Nonostante gli sforzi diplomatici e le dichiarazioni ottimistiche, la strada verso una risoluzione pacifica del conflitto rimane incerta. Le posizioni delle parti coinvolte evidenziano la complessità della situazione e la necessità di un impegno costante per raggiungere una pace duratura. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, sperando che i negoziati possano portare a una cessazione delle ostilità e alla stabilità nella regione.