Niloufar Mardani, un’altra atleta iraniana che gareggia senza velo e con abiti neri in una gara di pattinaggio in Turchia.
Niloufar Mardani ha seguito l’esempio di Elnaz Rekabi, altra tleta iraniana che ad ottobre gareggio senza velo. Dalla tragedia che ha visto vittima la giovane Mahsa Amini, sono numerose le donne che in diversi modi scelgono di ribellarsi ad un regime dittatoriale rischiando anche la morte. Sono giorni di tensioni per le atlete che sfidano sé stesse anche sul campo da gioco.
L’atleta senza velo
Migliaia di donne continuano a sfidare il regime iraniano per un senso di solidarietà verso Mahsa Amini, la ragazza morta di percosse in carcere, dove era stata arrestata per aver indossato male il velo. Solo il mese scorso, l’atleta iraniana Elnaz Rekabi era stata arrestata per aver gareggiato senza hijab ai campionati asiatici di arrampicata sportiva di Seul.
Le donne iraniane sono obbligate ad indossare il velo anche quando partecipano a competizioni sportive. Ma anche l’atleta iraniana Niloufar Mardani ha deciso di ribellarsi partecipando ad una gara di pattinaggio senza indossare il velo. Non solo una concorrente, ma un membro della squadra nazionale di pattinaggio di velocità femminile che indossava abiti neri con la scritta “Iran” sulla maglietta.
Il ministero dello Sport ha deplorato il gesto affermando che “l’abbigliamento non era stato approvato dal ministero”.
Iranian skater Niloufar Mardani competed at Istanbul Marathon without a headscarf, defying the Islamic Republic's hijab restrictions.
— Iran International English (@IranIntl_En) November 8, 2022
Iran's Sports Ministry immediately announced she's no longer a member of national team, hadn't obtained a permission and was on a personal trip. pic.twitter.com/9RoQb8vxSO