La Turchia non ha aderito alle sanzioni contro la Russia, e si schiera dalla parte degli oligarchi. Problemi nella Nato?
Purché rispettino il diritto internazionale e la legge turca, gli oligarchi russi sono benvenuti in Turchia, potendo continuare a fare affari nel Paese. Questa la situazione attuale, emersa dalle parole del ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu. “Non partecipiamo alle sanzioni. Applichiamo solo quelle decise dalle Nazioni Unite. I cittadini russi possono assolutamente visitare il nostro Paese”. Queste le parole del ministro in un evento tenutosi a Doha, Qatar.
La Turchia, infatti, non ha aderito alle sanzioni occidentali contro la Russia. Pur essendo membro della Nato, infatti, i legami stretti tra la Turchia e le due nazioni in guerra hanno portato la nazione turca a non schierarsi nettamente, evitando di sanzionare gli oligarchi russi. “Se intendi che gli oligarchi possano continuare a fare affari in Turchia, valuteremo se si tratta di affari che sono conformi alla legge e al diritto internazionale“. Queste le ulteriori parole del ministro degli Esteri turco in merito alla questione.
Molti paesi hanno sequestrato alcuni yacht che appartengono agli oligarchi russi vicini a Putin. “Nel nostro Paese permettiamo che si possa fare tutto ciò che è legale e nulla di illegale. La mia risposta è molto chiara”. Queste le parole di Cavusoglu in seguito alle insistenti domande in merito alla possibile partecipazione della Turchia rispetto alle sanzioni comuni della Nato contro gli oligarchi di Mosca vicini a Putin.
Le parole di Cavusoglu in merito al conflitto
“Ma se è una situazione contraria al diritto internazionale, è un’altra cosa”. Queste le parole di Cavusoglu. La Turchia ha definito “inaccettabile” l’invasione della Russia nei confronti dell’Ucraina, posizionandosi come mediatore, volendo dunque porre fine alla guerra. “Dobbiamo presentare una soluzione che permetta a entrambe le parti di trovare un’uscita onorevole, così da convincere le rispettive opinioni pubbliche e tutti in generale”. Queste le ultime parole di Cavusoglu in merito al conflitto.