Bruno, il cane eroe di Taranto, ucciso in modo atroce con da un’esca riempita di chiodi: Giorgia Meloni lo ricorda sui social.
Nella giornata di oggi, l’Italia non piange solo il generale ed ex senatore del Pd, Mauro Del Vecchio ma anche la brutale uccisione di Bruno, il cane-eroe del centro di addestramento di Taranto. Un animale che aveva salvato vite, ora vittima di un gesto definito atroce. La sua morte ha suscitato reazioni forti, tra cui quelle della premier Giorgia Meloni.

Il movente ipotizzato da Michela Vittoria Brambilla
Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha annunciato l’intenzione di presentare una denuncia formale per costituirsi parte civile nel procedimento.
“Quella riservata a Bruno è stata una morte orrenda, lunga e dolorosissima ha dichiarato Brambilla. Una crudeltà inimmaginabile riservata a un animale che ha salvato vite umane“, ha dichiarato, come riportato da Buonasera24.it.
Ha ipotizzato anche un movente preciso dietro l’uccisione: “Un’azione ignobile che, a mio avviso, non è frutto di cieca ferocia, ma potrebbe avere un movente preciso: Bruno aveva contribuito a far sequestrare cani usati nei combattimenti clandestini“.
Il dolore di Giorgia Meloni per l’uccisione di Bruno
Bruno era un bloodhound molecolare, noto per aver contribuito al ritrovamento di nove persone scomparse. Il suo lavoro al fianco delle forze dell’ordine era stato premiato anche dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha voluto ricordarlo con un messaggio toccante.
“Una notizia che stringe il cuore, un atto vile, codardo, inaccettabile. Grazie per tutto ciò che hai fatto, Bruno,” ha scritto su Instagram, accompagnando le parole con una foto che la ritrae accanto al cane. Secondo quanto emerso, l’animale sarebbe stato attirato con un’esca riempita di chiodi, che gli ha provocato una lunga agonia per emorragia interna.