Ucraina attacca in Russia, Zelensky: “Mosca deve subire la guerra”

Ucraina attacca in Russia, Zelensky: “Mosca deve subire la guerra”

Ormai da giorni l’Ucraina attacca in Russia nella regione di Kursk. Il presidente Volodymyr Zelensky ha voluto mandare un segnale.

Le forze di Kiev da 3 giorni sono ormai entrate nella regione di Kursk andando circa 10 km oltre il confine. L’Ucraina sta attaccando la Russia e per la prima volta, da Kiev sono arrivate dichiarazioni ufficiali relative all’offensiva e un messaggio diretto al Cremlino e a Vladimir Putin da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Volodymyr Zelensky

Ucraina attacca in Russia, Zelensky allo scoperto

Il presidente ucraino Zelensky ha parlato per la prima volta dall’offensivo della sua Ucraina in Russia attraverso un video messaggio pubblicato su Telegram. Poche parole ma chiare che fanno comprendere le sue intenzioni verso il Cremlino e il desiderio di mandare un segnale anche all’avversario Vladimir Putin.

“Sono grato a ogni soldato e comandante che garantisce la protezione delle nostre posizioni ucraine e l’adempimento dei nostri compiti di difesa. Gli ucraini sanno come raggiungere i propri obiettivi”, il commento del presidente ucraino ripreso dall’Ansa. E ancora: “La Russia ha portato la guerra nella nostra terra e deve sentire ciò che ha fatto”. Insomma, il senso delle sue parole è chiaro: Mosca ora deve sentire e subire la guerra.

L’arrivo degli F-16 e l’entrata in azione

Il discorso di Zelensky è poi proseguito anche tramite X, ex Twitter, dove c’è stato modo di esultare per l’arrivo e l’entrata in gioco degli F-16: “Sin dal primo giorno dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, Kiev ha unito gli sforzi politici, diplomatici e militari per ricevere gli F-16: ora i primi caccia sono nei cieli ucraini e ne arriveranno altri”, ha commentato il presidente ucraino. “Dal primo giorno dell’invasione russa su larga scala, l’Ucraina ha chiesto ai suoi partner di chiudere i cieli o di fornire aerei. Sapevamo che era possibile, che il mondo aveva il potere di farlo. Abbiamo unito gli sforzi politici, diplomatici e militari a questo scopo. Gradualmente, passo dopo passo, siamo riusciti a raggiungere il risultato. Gli F-16 sono già nei cieli ucraini e ce ne saranno altri“.

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