L’attacco a Kiev da parte della Russia è avvenuto durante la visita del segretario generale dell’Onu Guterres che si è detto “scioccato”.
Se fino ad ora i bombardamenti in Ucraina avevano risparmiato Kiev, dove la vita seppur con difficoltà è proseguita, adesso non è più così. Infatti la Russia ha sferrato un attacco a Kiev e ha deciso di farlo in un momento molto particolare: l’arrivo del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Sono stati lanciati cinque missili che hanno danneggiato un edificio residenziale di 25 piani ferendo almeno 10 civili.
Diverse esplosioni hanno colpito il quartiere di Podil e a nulla sembrano valsi gli sforzi diplomatici effettuati due giorni prima tra le Nazione Unite e Putin. Intanto Guterres si è definito “scioccato” dalle esplosioni avvenute proprio mentre si trovava a Kiev. Mentre per Zelensky il segnale della Russia è chiaro: si tratta di un “tentativo di umiliare l’Onu”.
Tramite Twitter il presidente degli Esteri Luigi Di Maio dice che “la nuova escalation crea grande preoccupazione” e ribadisce l’obiettivo di fermare la guerra. Poi aggiunge: “Pieno sostegno al popolo ucraino, ferma condanna della guerra di Putin”.
Lo sguardo internazionale
Oggi Kiev sta preparando un’operazione per l’evacuazione dei civili dall’acciaieria Azvostal di Mariupol. L’alto rappresentante dell’Ue, Joseph Borrell, su Twitter ha scritto: “Mariupol è la Aleppo europea. La città è stata rasa al suolo, con migliaia di civili uccisi. Faremo di tutto per porre fine a questa guerra il più presto possibile. E a tal fine continueremo ad aiutare l’Ucraina. La guerra in Ucraina sta trasformando la geopolitica globale”.
Il conflitto in Ucraina, intanto, sta avendo ripercussioni in tutto il mondo. Mentre Nato e Stati Uniti pressano per l’ingresso di Svezia e Finlandia, la Gran Bretagna prepara una grossa esercitazione degli Alleati in Europa dell’Est contribuendo con 8000 soldati. E’ uno dei più grandi dispiegamenti militari dalla guerra fredda, con decine di carri armati schierati dalla Finlandia alla Macedonia del Nord.
Perfino nello spazio la guerra non passa inosservata. Oleg Artemeyev e Denis Matveyev, due cosmonauti russi impegnati in una passeggiata all’esterno della Stazione spaziale, hanno esposto una bandiera simbolo ufficiale della vittoria dell’Unione Sovietica sulla Germania nazista durante la seconda guerra mondiale.