Il monito di speranza spinge le truppe e i civili dell’Ucraina a resistere ancora, nella fiducia della liberazione del Paese.
Un 1° maggio all’insegna della guerra: gli attacchi che vedono coinvolte Russia e Ucraina continuano. Nella giornata di ieri una delle piste aeree dell’aeroporto di Odessa è stata distrutta dai Russi.
Anche durante la Festa dei Lavoratori l’Ucraina ha subito i bombardamenti da parte dell’esercito di Mosca. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha comunque lanciato un monito di speranza ai cittadini: “L’Ucraina sarà libera e su tutte le città temporaneamente occupate tornerà a sventolare la nostra bandiera”.
E continua: “C’è ancora molto lavoro da fare. Gli occupanti sono ancora sulla nostra terra e ancora non riconoscono l’apparente fallimento della loro cosiddetta operazione. Dobbiamo ancora combattere e dirigere tutti gli sforzi per cacciare gli occupanti. E lo faremo”. Il presidente ucraino ha poi promesso il “ritorno a una vita normale, che la Russia non è in grado di fornire nemmeno sul proprio territorio”.
La promessa da parte del Presidente della liberazione di tutte le città occupate come Kherson, Melitopol e Berdyansk funge da incentivo ai militari civili per continuare a resistere in questa battaglia.
Imminenti misure di risposta per quanto riguarda la confisca dei beni
Secondo quanto affermato dal Presidente della duma Vyacheslav Volodin, la Russia dovrebbe rispondere al congelamento dei propri beni sequestrando le sue aziende nei paesi nemici. Lo ha fatto intendere in uno dei suoi Tweet: “E’ giusto rispecchiare le misure verso quelle aziende in Russia i cui proprietari vengono da paesi non amici dove misure simili sono state adottate: confiscando quelle proprietà.”
L’inaudita violenza ci viene mostrata dalle immagini satellitari, in cui sono mostrati edifici distrutti a Mariupol. Centinaia sono le donne ed i bambini evacuati, mentre numerosi soldati e civili sono rimasti ancora bloccati all’interno degli edifici in rovina.
Per quanto riguarda la Russia, durante la notte le truppe ucraine hanno invece attaccato la regione Kherson bersagliando una scuola e un asilo. Numerosi i morti ed i feriti provocati dall’attacco.
Ad incrementare il conflitto è stata però la violazione dello spazio aereo svedese da parte di un aereo di ricognizione russo. Il ministro della Difesa svedese di Stoccolma Hultqvist ha dimostrato la sua indignazione, definendolo un evento “totalmente inaccettabile”.