Ucraina: missili russi sulla città di Zelensky

Ucraina: missili russi sulla città di Zelensky

Otto missili colpiscono la città di Zelensky nell’Ucraina. Le truppe russe si ritirano da Zaporizhzhia.

Un attacco russo ha colpito la diga di Kryvyi Rih, nell’Ucraina meridionale, disinnescando l’evacuazione dei residenti dopo che il fiume ha inondato le strade della città. L’atto terroristico da parte delle truppe di Putin hanno utilizzato otto missili da crociera per distruggere l’impianto.

Attacco russo

Dopo l’incidente del premier Zelensky, ieri pomeriggio la sua città natale nell’Ucraina meridionale, Kryvyi Rih, viene presa d’assalto dai russi. L’attacco terroristico è avvenuto con ben otto missili da crociera, i quali hanno colpito la diga provocando un grave danno generale.

I residenti sono stati evacuati dopo che il fiume Inhulets ha inondato le strade della città. Il capo dell’amministrazione militare, Oleksandr Vilkul, ha dichiarato: “La Russia ha commesso un altro atto terroristico. Hanno colpito una struttura idrotecnica molto grande, il tentativo è quello di lavare via una parte della nostra città. Stiamo monitorando la situazione, ma il livello dell’acqua è salito”.

I russi hanno distrutto la stazione di pompaggio e l’impianto era di vitale importanza per i cittadini della città, le cui abitazioni si trovano a pochi metri dal fiume. Secondo un rapporto dell’Institute for the Study of War, pare che gli attacchi alla diga avrebbero avuto l’obiettivo di “danneggiare i ponti di barche ucraini più a valle per interrompere la controffensiva a Kherson”. 

Ritiro russo da Zaporizhzhia

Secondo quanto dichiarato dal vice del Consiglio regionale, l’ucraino Sergiy Lyshenko, le truppe russe hanno decido di ritirarsi dalla città di Zaporizhzhia. I soldati si sono trasferiti a Vasylivka, nell’Ucraina sud-orientale, portando via apparecchiature bancarie. Di conseguenza il lavoro delle filiali delle banche russe e l’emissione di denaro è adesso interrotta, e gli occupanti si aspettano di doversi ritirare.

Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, spiega: “La possibile fornitura dagli Usa a Kiev di missili a lungo raggio avrebbe un carattere estremamente destabilizzante. Se gli Stati Uniti prenderanno questa decisione, oltrepasseranno la linea rossa e diventeranno parte diretta del conflitto e la Russia si riserva il diritto di rispondere adeguatamente”.