La Nato pensa ad un esercito permanente dopo quanto avvenuto in Ucraina. L’obiettivo è contrastare eventuali future aggressioni russe.
L’invasione russa in Ucraina, insieme alle immagini terribili che continuano ad arrivare giornalmente, e i crimini commessi, inducono ad intervenire. Per questa la Nato pensa ad un esercito permanente al confine in modo da fronteggiare possibili aggressioni russe future.
Ad annunciare la possibilità di una forza militare presente è stato Jens Stoltenberg, segretario generale dell’Alleanza atlantica, intervistato dal Telegraph. “La Nato si trova a una trasformazione fondamentale” ha spiegato.
Inoltre Jens Stoltenberg ha riflettuto sulle azioni di Putin che avrebbero “conseguenze a lungo termine”. Poi ha aggiunto: “Quella che abbiamo di fronte ora è una nuova realtà, una nuova normalità per la sicurezza europea”. I comandanti militari hanno ricevuto la richiesta di sviluppare opzioni “per un adattamento a lungo termine della Nato”.
La forza militare permanente di cui si sta discutendo dovrebbe andare a sostituire quella piccola che si trova nella parte orientale dell’Alleanza e servirà a contrastare eventuali tentativi di invasione di Stati membri come, ad esempio, Estonia e Lituania.
Le parole di Zelensky
Il nuovo piano della Nato incontra il parere favorevole di Zelensky. Quest’ultimo, attraverso un video, si è detto sicuro del fatto che l’intera Europa sia obiettivo della Russia. Sempre secondo il leader l’Ucraina non era l’unica aggressione che Putin avesse in mente.
Volodymyr Zelensky intanto continua a chiedere all’Occidente aiuto per riportare la pace nel suo Paese. L’Ucraina, da parte sua, ha deciso di imporre un embargo sull’importazione di merci russe. Queste le parole di Yilia Svyridenko, ministra dell’Economia ucraina: “Il divieto sulle importazioni russe bloccherà i guadagni annuali in valuta estera di Mosca per almeno 6 miliardi di dollari. Ciò significa che il nemico non riceverà questi fondi e non potrà utilizzarli per finanziare la guerra”.