Ucraina-Russia, colloqui a Riad: perché Putin non può sbilanciarsi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Ucraina-Russia, colloqui a Riad: perché Putin non può sbilanciarsi con Trump

Donald Trump

I colloqui tra Russia e USA a Riad si annunciano “combattivi”, ma Putin non può promettere troppo a Trump.

Nel cuore del Medio Oriente, a Riad, si svolgono incontri cruciali per il futuro della guerra in Ucraina con la Russia. Gli Stati Uniti e la Russia tornano a parlarsi in modo diretto, pur mantenendo un dialogo separato con la controparte ucraina. Il contesto è delicato: dopo anni di conflitto, l’obiettivo di un cessate il fuoco resta una meta lontana, mentre le parti continuano a mostrarsi ferme sulle proprie posizioni.

Donald Trump
Donald Trump

Uno scenario complesso e in continuo mutamento

Da parte russa, le aspettative per i colloqui sono state definite “costruttive e combattive”, secondo quanto dichiarato da Grigory Kasarin, ex diplomatico ora a capo della delegazione russa. Mosca si presenta al tavolo con l’intenzione di risolvere almeno una questione, sebbene non sia stato rivelato quale. L’attenzione, però, è alta su uno scenario chiave: il Mar Nero e gli attacchi alle infrastrutture energetiche, tema già discusso tra Trump e Putin.

Il vero nodo: le ambizioni di Putin e le cautele con Trump

In apparenza, la Russia si mostra sicura e determinata. Tuttavia, dietro la facciata “combattiva” si nasconde una realtà più fragile. La situazione militare sul terreno, sebbene favorevole rispetto a quella ucraina, non è così solida da permettere concessioni o promesse avventate. E questo Putin lo sa bene.

Il secondo grande ostacolo ha un nome preciso: Donald Trump. Il leader russo vede nell’ex presidente americano un possibile alleato per riaprire canali diplomatici e rilegittimare la posizione della Russia sullo scacchiere internazionale. Ma proprio per questo, Putin non può permettersi di promettere ciò che non può mantenere. Il rischio? Fare la stessa fine di Volodymyr Zelensky nello Studio Ovale, sedotto da promesse mai mantenute.

La vera notizia non è solo l’inizio dei colloqui, ma la consapevolezza di Putin: la sua posizione, oggi, è più vulnerabile di quanto voglia ammettere. E il dialogo con Trump, più che una speranza, è un’arma a doppio taglio.

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ultimo aggiornamento: 23 Marzo 2025 9:04

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