Zelensky apre a una tregua sotto la Nato per l’Ucraina libera, puntando alla diplomazia per i territori occupati.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha proposto un piano per una tregua che coinvolga le aree non occupate dell’Ucraina sotto la protezione della Nato, lasciando ai negoziati futuri la questione dei territori ancora controllati dalla Russia. Durante un’intervista a Sky News, Zelensky ha dichiarato: “La parte non occupata dell’Ucraina subito sotto l’ombrello della Nato, mentre possiamo riportare indietro i territori occupati in modo diplomatico”.
Questa apertura arriva in un momento delicato, con il conflitto che si intensifica e la possibilità di un cambiamento politico negli Stati Uniti con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Zelensky ha sottolineato: “Voglio lavorare direttamente con lui perché ci sono voci diverse nelle persone che lo circondano. Ed è per questo che non dobbiamo (permettere) a nessuno di distruggere la nostra comunicazione”.
Mosca e Pyongyang: un asse militare sempre più forte
Mentre Zelensky cerca alleanze in Occidente, la Russia consolida i suoi legami militari con la Corea del Nord. Durante una visita a Pyongyang, il ministro della Difesa russo Andrei Belousov ha discusso nuove collaborazioni strategiche con il suo omologo nordcoreano No Kwang Chol. Belousov ha dichiarato che questa cooperazione favorirà “un nuovo sistema di sicurezza euroasiatico”.
La collaborazione si riflette in azioni concrete come esercitazioni militari congiunte tra Russia e Cina nel Mar del Giappone e nel crescente supporto di Pyongyang a Mosca nel conflitto ucraino. Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha espresso il suo pieno appoggio, affermando: “È esercizio del diritto all’autodifesa per la Russia intraprendere azioni risolute per far pagare il prezzo alle forze ostili”.
La perdita del poeta Myroslav Herasymovych
Nel frattempo, l’Ucraina piange la perdita di Myroslav Herasymovych, poeta e scrittore ucciso al fronte nell’oblast di Donetsk. Nato a Lutsk nel 1967, Herasymovych aveva dedicato la sua vita alla cultura e alla letteratura ucraina, lasciando un segno indelebile. Nel ricordo del fratello Taras Kulyk Herasymovych si legge: “Nella battaglia con la Russia, mio fratello Myroslav ha dato la vita nella città di Avdiivka”.
Dal 2022, il conflitto ha strappato alla comunità artistica oltre 100 figure di spicco, riflettendo l’enorme costo umano di questa guerra.