Il Parlamento Ue chiede alle istituzioni di tagliare i fondi al paese per il mancato rispetto dello stato di diritto.
Uno dei valori fondanti dell’Unione europea è proprio il rispetto dello stato di diritto. Dopo vari richiami al governo di Orbàn, il Parlamento ha approvato un rapporto che definisce l’Ungheria un'”autocrazia elettorale” e “non si può considerare una democrazia”. Si tratta della prima volta nella storia dell’Unione che viene votato un simile rapporto. A Strasburgo hanno chiesto a Commissione e Consiglio di attivare l’articolo 7 contro l’Ungheria: togliere il diritto di voto.
Il governo del premier europeo più longevo Viktor Orbàn ha preso sempre di più una deriva illiberale e autocratica, dal no alle razze miste e alle limitazioni dei diritti civili per la comunità Lgbt, restrizioni sull’aborto e limitazione ai giudici e alla libertà di stampa. L’Ungheria che sta disegnando Orbàn è sempre più lontana dai valori europei, in più è molto vicina alla Russia di Putin. In dodici anni di governo incontrastato di Fidesz, interviene il Parlamento Ue e ora la Commissione deve agire.
L’Ue ha paura che l’Italia diventi come l’Ungheria
La plenaria di Strasburgo ha visto la maggioranza di sì ma in quei 123 no ci sono anche i due partiti italiani della coalizione di destra: Lega e Fratelli d’Italia. Molti definiscono Orbàn un dittatore del 21 secolo, che ha smantellato la democrazia in Ungheria. Le violazioni dei trattati europei partono dal 2015 quando ha iniziato a respingere i richiedenti asilo. I suoi sentimenti antislamici, antisemiti e anti-rom si sono acuiti sempre di più.
Le numerose censure e le modifiche alla costituzione hanno portato ad un punto di non ritorno per questo governo. Ma non è l’unica destra che spaventa Bruxelles. L’onda nera sta imperversando per tutta Europa ed è un argomento che non si può più nascondere. Dopo la vittoria storica dell’estrema destra in Svezia, probabilmente anche l’Italia avrà un governo di destra dominato dal partito di Giorgia Meloni molto vicina ad Orbàn.
Il voto contrario di Fratelli d’Italia e Lega ieri a Strasburgo ha risollevato i dubbi sulle elezioni italiane. I due partiti che probabilmente saranno al governo hanno votato in difesa di Orbàn e questo preoccupa le istituzioni europee per quello che potrà diventare anche l’Italia, sulla falsa riga dell’Ungheria.