La Germania e l’Olanda frenano sulla proposta di Gentiloni di applicare il modello Sure.
La proposta avanzata dai due commissari Gentiloni e Breton sulla soluzione per affrontare i rincari dell’energia ha subito una frenata. Lo stop arriva dalla Germania e porta ad ulteriori discussioni sulla questione. Le posizioni dei due commissari dell’economia di Italia e Francia, la seconda e la terza economia dell’Ue, sono condivise da altri. Ma la Commissione resta prudente a causa delle divisioni tra i paesi membri.
Ad opporsi ancora una volta è la Germania che sembra riluttante ad ogni intervento comune per contrastare il caro energia. Per combattere la crisi energetica che colpisce tutta Europa, ha detto il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner, “ulteriori proposte che siano basate sul programma Sure non sono giustificate in questo momento”. Mentre dichiara che la Germania è pronta a discutere di altri strumenti.
Italia e Francia puntano a una soluzione comune: Ue e Germania frenano
Linder continua dicendo che “questa crisi è diversa” dalle precedenti, perché “abbiamo a che fare con uno choc sul lato dell’offerta”, al quale si reagisce “espandendo l’offerta e agendo insieme”. Gentiloni ha chiesto che le misure siano mirate e che si abbia “la possibilità di fare passi ulteriori”. “Perché se vogliamo evitare la frammentazione, se vogliamo affrontare questa crisi serve un livello più alto di solidarietà e dobbiamo mettere in campo ulteriori strumenti comuni” ha sottolineato.
I malumori interni all’Ue riguardo la questione energetica non si appianano soprattutto dopo la mossa solitaria della Germania che ha messo fine al tetto al prezzo del gas. Il rischio di frammentazione dell’Ue è molto alto in questo momento. La proposta dei prestiti sul modello Sure era molto concreta per Gentiloni e il suo omologo francese e credono che “solo una risposta di bilancio europea permetterà di rispondere efficacemente a questa crisi e di calmare la volatilità dei mercati finanziari”.