La Commissione Europea indaga su X per potenziali violazioni del regolamento sulla moderazione dei contenuti e la trasparenza.
La Commissione Europea ha annunciato l’avvio di una procedura formale di infrazione nei confronti di X (il vecchio Twitter), per sospette violazioni del Digital Services Act (DSA). Questa azione solleva preoccupazioni riguardo al rispetto degli obblighi di trasparenza e del cosiddetto “Deceptive Design” della piattaforma.
Breton: “Avviata procedura formale contro X”
Come ha annunciato sullo stesso social il commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton, “abbiamo avviato una procedura formale di infrazione nei confronti di X per sospetta violazione degli obblighi di contrasto ai contenuti Illegali e alla disinformazione, sospetta violazione degli obblighi di trasparenza, sospetto ‘Deceptive Design’ dell’interfaccia utente”.
Today we open formal infringement proceedings against @X :
— Thierry Breton (@ThierryBreton) December 18, 2023
⚠️ Suspected breach of obligations to counter #IllegalContent and #Disinformation
⚠️ Suspected breach of #Transparency obligations
⚠️ Suspected #DeceptiveDesign of user interface#DSA pic.twitter.com/NxKIif603k
Indagini sulla base del Dsa
Anche la stessa Commissione europea ha confermato di aver “avviato un procedimento formale per valutare se X possa aver violato il Digital Services Act (DSA) in aree legate alla gestione del rischio, alla moderazione dei contenuti, ai dark pattern, alla trasparenza della pubblicità e all’accesso ai dati per i ricercatori”.
La Commissione Ue ha deciso di proseguire con la procedura, a seguito delle indagini preliminari che fanno luce sulla valutazione dei rischi, e sulle “risposte di X a una richiesta formale di informazioni, che, tra altri, riguardavano la diffusione di contenuti illegali nel contesto degli attacchi terroristici di Hamas contro Israele“.
Attenzione puntata sulle “note della comunità” di X
Come spiega un un portavoce della Commissione europea, si concentra l’attenzione anche “sull’efficacia delle misure adottate per combattere la manipolazione delle informazioni sulla piattaforma, in particolare l’efficacia del sistema delle cosiddette ‘Note della comunità’ di X nell’Ue e l’efficacia delle relative politiche che attenuano i rischi per il discorso civico e i processi elettorali“.
La vice presidente della Commissione con delega alla Concorreza, Margrethe Vestager, ha affermato: “Più alto è il rischio che le grandi piattaforme rappresentano per la nostra società, più specifici sono i requisiti del Digital Services Act. Prendiamo molto sul serio qualsiasi violazione delle nostre regole”.