Ue, caos nomine: trema anche Ursula von der Leyen

Ue, caos nomine: trema anche Ursula von der Leyen

Continua lo stallo sulle valutazioni dei vicepresidenti esecutivi della nuova Commissione europea: a rischio anche la posizione di Ursula von der Leyen.

Caos nomine Ue: è rottura. Continua lo stallo sulle valutazioni dei vicepresidenti esecutivi della nuova Commissione europea. L’incontro tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e i leader dei Popolari Manfred Weber, dei Socialisti Iratxe García Pérez e dei Liberali Valérie Hayer si è risolto in un nulla di fatto. Proprio questo farebbe tremare la maggioranza della von der Leyen con fonti socialiste che hanno fatto sapere di non essere disposte a votare per Fitto.

Ursula von der Leyen

Nomine Ue, rottura sulle nomine: trema Ursula von der Leyen

Un vero e proprio caos per le nomine Ue i vicepresidenti esecutivi della nuova Commissione europea che martedì sono stati ascoltati dalle commissioni competenti del Parlamento europeo. Parliamo dell’italiano Raffaele Fitto (Ecr), l’estone Kaja Kallas (Renew), la romena Roxana Mînzatu (S&D), il francese Stéphane Séjourné (Renew), la spagnola Teresa Ribera (S&D) e la finlandese Henna Virkkunen (Ppe).

In questo senso, non è stato trovato alcun accordo sulle nomine anche al netto dell’incontro tra Ursula von der Leyen e Manfred Weber, Iratxe Garcia Perez e Valerie Hayer. I socialisti non voteranno Raffaele Fitto come vice presidente. Inoltre il Ppe, trascinato dalla delegazione spagnola, è pronto a strappare su Teresa Ribera. Una situazione che starebbe mettendo a rischio anche la posizione della stessa numero uno della Comissione confermata solamente poche settimane fa.

I motivi della rottura

In una nota l’S&D ha accusato Weber di “comportamento irresponsabile” e di avere “rotto lo storico accordo democratico e pro-europeo tra i gruppi conservatori, socialdemocratici e liberali”.

Di fatto, una delle ragioni, se non la ragione della rottura è che Socialisti, Liberali e Verdi accusano la Commissione europea e il Ppe di essersi spostati troppo a destra e contestano, tra le altre cose, anche la vicepresidenza esecutiva attribuita a Raffaele Fitto, esponente dei conservatori dell’Ecr, gruppo che non ha votato per il bis della presidente von der Leyen alla guida della Commissione europea.

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