L’Unione europea sta valutato di porre il tetto al prezzo del gas importato.
Con i prezzi sempre più fuori controllo, l’Ue ha deciso di intervenire e valutare gli interventi di emergenza per affrontare l’emergenza. Oggi ci sarà in Danimarca un incontro sull’indipendenza energetica dalla Russia tra i ministri europei. Una delle soluzioni è il tetto al prezzo del gas verso cui si stanno aprendo altri paesi europei su spinta della proposta del premier italiano Draghi. Inoltre, c’è la possibilità di scindere il prezzo del gas da quello dell’energia sui mercati all’ingrosso.
La Commissione europea sta valutando la fattibilità di queste proposte, ma una risposta dovrebbe arrivare entro pochi giorni per poi discuterne al consiglio straordinario dei ministri dell’energia europei convocati a Bruxelles il 9 settembre. Anche altri paesi stanno aprendo al tetto al prezzo del gas, tra gli ultimi che si sono convertiti a questa proposta sono Austria e Belgio. Anche dalla Germania arrivano le prime aperture.
Il governo di Berlino spinge soprattutto per una riforma del mercato dell’energia da trovare al più presto. A rimanere l’unico contrario alla proposta è il governo olandese mentre tutti i paesi stanno convergendo verso la proposta italiana. “Non permetteremo a Putin di danneggiare i nostri cittadini e le nostre imprese, motivo per cui dobbiamo aggiustare il mercato dell’energia” ha detto il ministro dell’industria ceco.
L’Europa cerca una soluzione in fretta
La premier francese Elisabeth Borne ha avvertito di prepararsi “al razionamento dell’elettricità alle imprese”. Allerta anche dalla presidente della Commissione Ue: “L’aumento vertiginoso dei prezzi dell’elettricità sta mettendo a nudo i limiti dell’attuale struttura del mercato elettrico, che è stato sviluppato per circostanze diverse. Per questo stiamo lavorando a un intervento di emergenza e a una riforma strutturale del mercato dell’elettricità”, ha detto Ursula von der Leyen. “Dobbiamo fare una riforma strutturale di ampia portata del mercato dell’elettricità. Questo all’inizio del prossimo anno. Abbiamo bisogno di uno strumento di emergenza che agisca più rapidamente. Stiamo parlando di settimane”, ha aggiunto.
La proposta del tetto al prezzo del gas da sei mesi è sul tavolo Ue sostenuta dall’Italia in testa mentre un price cap si è concretizzato solo in Spagna e Portogallo. Il price cap implica che a decidere il prezzo soglia è il compratore e non il venditore, in questo caso la Russia che potrebbe reagire con un razionamento. Per questo motivo Berlino ha ancora le sue resistenze e vuole garanzie nel caso non dovesse arrivare abbastanza gas da Mosca.