Ue, vertice a Palazzo Chigi: Tria cede sulla flat tax (ma graduale)

Ue, vertice a Palazzo Chigi: Tria cede sulla flat tax (ma graduale)

Vertice a Palazzo Chigi sulla trattativa con l’Ue, poi l’informativa di Giuseppe Conte alla Camera: Dialogo con l’Unione europea ma non cambiamo la nostra linea.

Vertice a Palazzo Chigi tra Conte, Di Maio, Salvini e Tria per fare il punto sulla trattativa con l’Ue e le prossime mosse del governo italiano per quanto riguarda la politica economica.

Roma 05/06/2018 – Senato della Repubblica voto di fiducia al nuovo Governo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Giuseppe Conte-Luigi Di Maio-Matteo Salvini

Scintille tra Salvini e Tria sulla flat tax alla vigilia del vertice a Palazzo Chigi

La vigilia dell’incontro era stata agitata da Matteo Salvini che aveva mandato una sorta di ultimatum a Tria avvertendolo che i ministri del governo giallo-verde devono abbassare le tasse. Punto.

Fonte foto: https://www.facebook.com/salviniofficial

Tria, ridurre la Flat Tax ma in maniera graduale

Il Ministro dell’Economia ha parlato della flat tax dicendosi favorevole ma a patto che si proceda con una introduzione graduale. A riportare il pensiero di Tria è la stampa estera che ha raccolto alcune dichiarazioni del Ministro che si era recato a Londra.

Giovanni Tria

L’informativa di Giuseppe Conte alla Camera

Dopo il vertice con i vicepremier e i ministri il capo del governo Giuseppe Conte ha parlato in Aula nel corso di una informativa alla Camera.

“Quanto alla procedura d’infrazione ho avuto modo di affermare anche pubblicamente che siamo tutti determinati a evitarla ma anche che siamo ben convinti della nostra politica economica. Intendiamo mantenere un dialogo costruttivo con l’Ue e questa determinazione la sto rappresentando con chiarezza anche ai vertici europei e ai miei omologhi”.

“L’Italia intende rispettare le regole europee, senza che ciò impedisca che, come paese fondatore e terza economia del continente, ci facciamo anche portatori di una riflessione incisiva su come adeguare le regole stesse affinché l’Unione sia attrezzata ad affrontare crisi finanziarie sistemiche e globali e assicuri un effettivo equilibrio tra stabilità e crescita”.

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