Ultima generazione ha effettuato un blitz al ristorante del noto chef Carlo Cracco, esponendo uno striscione: cosa è accaduto.
Alcuni manifestanti di Ultima generazione ha fatto irruzione all’interno del ristorante di Carlo Cracco, esponendo uno striscione nel locale. Sul posto, è giunta la polizia locale che ha fatto uscire i soggetti presenti all’interno del locale del famoso chef, aiutata dalla Digos: ecco, nel dettaglio, cosa è successo.
Irruzione di Ultima generazione nel ristorante di Cracco
Il collettivo ultima generazione ha fatto irruzione all’interno del ristorante di Carlo Cracco. I manifestanti, infatti, hanno portato avanti la campagna denominata “Il giusto prezzo” in quanto, secondo quanto da loro sostenuto, “un pasto” all’interno del locale del noto chef “costa come uno stipendio“.

A quel punto, dunque, a ristabilire l’ordine, è intervenuta la polizia locale insieme alla Digos che hanno fatto uscire tutte le persone entrate all’interno del locale di Cracco.
Gli attivisti che hanno preso parte al blitz in totale erano 5: l’irruzione è iniziata intorno alle 14:00 del 19 marzo. I manifestanti, inoltre, si sono muniti di striscioni e cartelli con su scritto Il giusto prezzo e Ultima generazione. Le persone coinvolte sono state, poi, denunciate.
La richiesta degli attivisti
Gli attivisti, in sostanza, attraverso la loro protesta, chiedevano allo chef di offrire pasti gratuiti alle persone meno fortunate, una volta a settimana, precisamente il giovedì, in modo da servire anche persone al di là della sua clientela abituale.
Un atto di solidarietà che rifletterebbe, in sostanza, quella che loro definiscono “l’anima solidale” di Milano. Come loro stessi hanno sottolineato, il capoluogo lombardo “è una città che ha sempre saputo aiutare a cogliere e costruire reti di supporto“.
Hanno sottolineato, infine, di essere entrati all’interno del ristorante di Cracco per “ricordare che, al di fuori dei salotti dorati, c’è un Paese che lotta per sopravvivere“.