Gli ultimatum di Di Maio al PD sono stati ‘stoppati’ da Conte: “Avanti per un programma condiviso”. E i contatti tra i due partiti non si fermano.
ROMA – Gli ultimatum di Di Maio al PD sono ‘stoppati’ da Conte. In una nota Palazzo Chigi ha assicurato che non c’è nessuna frenata nella trattativa per la formazione del Governo: “Avanti per un programma condiviso“. Il comunicato arriva pochi minuti dopo l’incontro andato in scena nello studio del premier incaricato insieme alle delegazioni di M5s e PD.
I democratici hanno chiesto un chiarimento da parte di Di Maio che è arrivato poco dopo in una nota: “Il mio – precisa il leader grillino – non è stato un ultimatum ma siamo stanchi di sentir parlare di poltrone“.
Tensione tra M5s e PD
E’ stato una giornata ricca di tensione tra M5s e PD. Al termine delle consultazioni Di Maio ha alzato la posta. 20 punti programmatici che, precisa il leader, devono essere approvati per continuare la trattativa. Un aut aut che non è assolutamente piaciuto al Nazareno.
Gli esponenti hanno chiesto ai grillini di chiarire meglio la propria posizione con Zingaretti che ha annullato l’incontro con Di Maio. “Patti chiari e amicizia lunga – scrive sui social il segretario – stiamo lavorando con serietà per dare un nuovo Governo all’Italia, per una svolta europeista, sociale e verde. Ma basta con gli ultimatum inaccettabili oppure non si va da nessuna parte“.
Conte l’arbitro
Alta tensione tra M5s e PD ma è il premier incaricato Conte a riportare la serenità tra i due partiti. Al termine di un incontro con le delegazioni, Palazzo Chigi ha emesso una nota precisando che le trattative proseguono per trovare un programma comune.
Il primo ministro spera di riuscire a salire al Quirinale entro mercoledì con un programma e la lista dei ministri. Da capire, però, il ruolo di Rousseau nella vicenda.