Vittorio Sgarbi dovrà scegliere tra la carica di sottosegretario di Stato alla Cultura e quella di consigliere in Lombardia.
Dopo il ricorso contro Vittorio Sgarbi del presidente del Consiglio provinciale di Frosinone, Gianluca Quadrini, il Consiglio regionale della Lombardia si è riunito dichiarando incompatibile la carica da consigliere lombardo con quella di sottosegretario di Stato alla Cultura.
Il ricorso contro la candidatura di Sgarbi
Durante un discorso nei locali del Cavalier d’Arpino del 12 aprile scorso, il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, ha annunciato la sua candidatura a sindaco della città che lo ha “fatto sentire subito uno del posto”, confermando anche buona parte dell’amministrazione uscente.
Sulla sua lista però, era stata sollevata una “questione di incandidabilità” da parte del presidente del Consiglio provinciale di Frosinone, Gianluca Quadrini, che riteneva Sgarbi come incandidabile in quanto non si sia dimesso dalla carica di sindaco a Sutri.
L’ultimatum del Consiglio provinciale
A stabilire che la carica da consigliere lombardo ricoperta da Vittorio Sgarbi è ‘incompatibile’ con l’incarico di sottosegretario di Stato alla Cultura, è stato il Consiglio di Palazzo Lombardia, durante la seduta di martedì 2 maggio. La decisione è stata presa con voto segreto alla relazione del presidente della giunta delle elezioni, Luca Ferrazzi, in assenza del sottosegretario.
Il critico d’arte dovrà decidere quindi quale carica mantenere entro 10 giorni. Tuttavia, non sembrano esserci dubbi sulle sue preferenze: Sgarbi infatti aveva dichiarato già in principio la sua intenzione di dimettersi a favore del secondo in lista con Noi Moderati, e quindi di rimanere a Roma.
Fu proprio subito dopo la convocazione della riunione dell’aula che aveva dichiarato: “Lascerò a breve, appena mi chiedono che cosa voglio fare”. A farlo restare in Lombardia, sarebbe stato solo un assessorato alla Cultura. “Non avendo avuto la proposta, su cui potevo riflettere, di fare l’assessore invece che il sottosegretario a Roma è evidente che a breve tornerò a Roma”, aveva detto.