Un anno senza Marchionne, Fca tira le somme

Un anno senza Marchionne, Fca tira le somme

A un anno dalla morte di Sergio Marchionne, FCA fa i conti con il futuro e il peso dell’eredità del manager italo-canadese.

A un anno di distanza dalla morte di Sergio Marchionne, è tempo di bilanci anche per Fca, il colosso automobilistico italo-americano reso grande proprio dal compianto genio del mercato e dell’economia, in grado di rilanciare la FIAT riportandola ai vertici del mercato nazionale nonostante la concorrenza.

Sergio Marchionne

Anniversario della morte di Sergio Marchionne, il bilancio per FCA

Il primo dato che balza all’occhio, inevitabilmente, è quello legato alla capitalizzazione. In un anno senza Marchionne Fca ha fatto registrare un -10 miliardi. Altro dato da non sottovalutare è la cessione del mondo Magneti Marelli.

Il gruppo automobilistico ad oggi vale decisamente meno di quello che si era lasciato alle spalle Marchionne, ma va detto che Fca paga inevitabilmente la brusca frenata di tutto il mercato automobilistico oltre che la rivoluzione green che ha costretto le case automobilistiche a concentrarsi sull’energia pulita (ibrido ed elettrico).

La nuova Fca ha però intrapreso o meglio perfezionato l’a strategia delle alleanze mettendo in piedi una trattativa rivoluzionaria con la Renault. La colossale operazione è naufragata in pochi giorni salvo poi riaprirsi, almeno in parte. Ad oggi rappresenta un’incognita.

Fonte foto: https://www.facebook.com/FCAFiatChryslerAutomobiles

John Elkann: “Gli saremo sempre grati per averci dimostrato che l’unica cosa che conta è non accontentarsi mai della mediocrità”

Anche John Elkann, presidente di Fca, ha voluto ricordare Marchionne riconoscendogli i meriti per il lavoro svolto.

“A un anno dalla scomparsa di Sergio Marchionne l’esempio che ci ha lasciato è vivo e forte in ognuno di noi. Gli saremo sempre grati per averci mostrato, con l’esempio, che l’unica cosa che conta davvero è non accontentarsi mai della mediocrità, essere sempre ambiziosi nel cambiare le cose in meglio, lavorando per la collettività e per il nostro futuro, mai per sé. Oggi c’è chi ricorda il leader illuminato, chi ricorda l’uomo, chi l’amico. Tutti noi lo ricordiamo con immenso affetto”.