Unimpresa sulla quarantena Covid dopo le dichiarazioni del Ministro Orlando: “È auspicabile adesso un immediato intervento normativo che renda concreto l’annuncio del ministro”.
Unimpresa torna sul nodo della quarantena Covid e accoglie di buon grado l’apertura del Ministro Orlando, il quale ha fatto sapere che il governo è disposto a valutare un intervento per il riconoscimento della quarantena come malattia, andando quindi a rifinanziare il fondo dell’Inps.
Quarantena Covid, Unimpresa: “C’è il rischio che i lavoratori non denuncino la loro positività”
Commentando le parole del Ministro Orlando, Unimpresa ricorda che senza un intervento da parte del governo si rischi un contraccolpo da 500 o 1.000 euro sulla busta paga dei lavoratori, a seconda della durata della quarantena. Il rischio correlato è che i lavoratori non denuncino la loro positività al Covid
“Senza il riconoscimento della prevista indennità per le malattie, anche per la quarantena legata al Covid, i lavoratori rischiano di perdere tra i 500 euro e 1.000 euro al mese in busta paga, secondo la durata dell’assenza, correndo altresì il rischio che gli stessi lavoratori non denuncino la loro positività per non avere decurtazioni, con conseguenze socio-sanitarie disastrose. Senza l’intervento del Ministro l’importo sarebbe di fatto scaricato sulle casse delle aziende e si tratterebbe di una penalizzazione inaccettabile “, ha comunicato Giovanni Assisi, consigliere nazionale di Unimpresa. “È auspicabile adesso un immediato intervento normativo che renda concreto l’annuncio del ministro, equiparando di nuovo la quarantena all’assenza per malattia, evitando potenziali contenziosi e soprattutto assurde operazioni di conguaglio per le imprese ed i loro consulenti considerando la retroattività del provvedimento“.
Confesercenti: “Impensabile scaricare il peso della quarantena sulle imprese e sui lavoratori”
“È a nostro avviso impensabile scaricare il peso della quarantena sulle imprese e sui lavoratori. Visto il parere positivo del Ministro auspichiamo che il governo intervenga urgentemente con una norma. Non possiamo consentire che siano sempre le imprese e i lavoratori a pagare“, ha commentato Confesercenti.