Uomini Gamma: i fegatacci della Marina
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Direttore: Alessandro Plateroti

Uomini Gamma: i fegatacci della Marina

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Campioni di nuoto, coraggiosi sino alla temerarietà, formarono uno speciale reparto subacqueo della Regia Marina. Le loro audaci azioni suscitarono l’ammirazione anche degli avversari.

Alla fine degli anni Trenta gli uomini della 1a Flottiglia MAS intensificarono gli allenamenti con le attrezzature subacquee. Maschera, tuta nera in gomma e autorespiratore divennero la divisa di un nuovo reparto formato da nuotatori d’assalto, presto noti come uomini Gamma. I Gamma furono reclutati fra i migliori nuotatori della federazione sportiva e trasferiti in Marina anche se appartenenti ad altre Armi o Corpi.

Per loro furono creati appositi ordigni da applicare allo scafo delle navi nemiche. Il primo, noto come “cimice”, era una carica esplosiva da tre chili con spoletta a tempo. Il secondo, detto “bauletto”, era più pesante e comandato da un’elica che agiva sulla spoletta quando la nave in movimento superava la velocità di cinque nodi. Per evitare che le bolle d’aria degli autorespiratori, salendo in superficie, rivelassero la presenza dei sub, furono costruiti apparecchi a circuito chiuso, alimentati a ossigeno puro: un grave rischio per il sistema nervoso dei sub.

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Nel 1942 i Gamma compirono diverse azioni contro la rocca di Gibilterra, utilizzando come base una “vecchia” nave ancorata nel porto neutrale di Algeciras in Spagna, distante in linea d’aria circa 4 km da Gibilterra. I Gamma coprirono la distanza a nuoto gravati dal peso delle cariche esplosive da applicare alle navi nemiche alla fonda. Nonostante il cattivo funzionamento di alcune spolette, gli incursori subacquei riuscirono a danneggiare gravemente diverse navi presenti in rada.

Un uomo dei Gamma, il tenente Luigi Ferraro, riuscì da solo, immergendosi di notte nei porti turchi di Alessandretta e Mersina, a provocare l’affondamento in mare aperto di alcuni mercantili alleati. La bomba a tempo, esplodendo lontana dal porto, faceva credere agli equipaggi d’essere stati colpiti da un siluro lanciato da un sommergibile.

Nel maggio del 1943 Junio Valerio Borghese assunse il comando di quella che era diventata la Xa MAS e, pur nell’imminente capitolazione delle armate dell’Asse, moltiplicò le azioni di attacco alle forze navali alleate. Persino nel breve periodo di interregno del governo Badoglio e del tracotante proclama “la guerra continua”, gli incursori della Xa portarono a termine una spettacolare azione contro Gibilterra, facendo saltare in aria una petroliera e due piroscafi.

Dopo l’8 settembre, le unità della Xa si trovarono separate dalla linea del fronte. I reparti rimasti a sud finirono per combattere sotto le bandiere alleate. Il grosso delle forze, stanziate a nord, tra cui il Gruppo Gamma, scelse di battersi a fianco dei tedeschi. Qui la Xa fu coinvolta nella guerra civile e alcuni suoi reparti, di recente creazione, parteciparono alle sanguinose rappresaglie nazifasciste.

Durante la RSI i Gamma fecero da istruttori ai i Kampfschwimmer, gli incursori subacquei tedeschi.

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ultimo aggiornamento: 3 Febbraio 2015 16:18

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