Un uomo di 82 anni è morto tragicamente a Ravenna, dopo aver tratto in salvo quattro bambini dalle correnti marine.
Bruno Padovani, veronese di 82 anni, si è buttato in mare per salvare due bambini. Ma l’onorevole gesto, gli è costato la vita. Il fatto è accaduto nella giornata di ieri, a Ravenna, verso le 18:00. Quattro bambini appartenenti ad una comitiva di origine magrebina, si sono gettati in acqua per fare il bagno, nonostante le onde, il forte vento e la bandiera segnaletica rossa.
La tragedia
Nel momento in cui i bimbi sono andati a fare il bagno, non c’era il bagnino sulla spiaggia, poiché aveva finito il suo turno alle 18:00. A causa del maltempo, i quattro bambini tra gli 8 ed i 10 anni stavano per annegare sommersi dalla corrente. A quel punto, un turista 82enne di Nogara, Verona, si è buttato in acqua per salvare la vita ai piccoli, dopo aver sentito le grida di aiuto provenire dai ragazzini.
L’uomo è morto sulla spiaggia tra Lido Adriano e Punta Marina a Ravenna, dopo aver compiuto la sua missione di salvataggio. I bambini, tre femmine e un maschio, hanno rischiato la vita: oltre all’82enne, anche altre persone sono intervenute per salvare i piccoli.
Insieme all’82enne anche un turista di origine bergamasca ha avuto un malore dopo aver tentato di salvare i bambini. Ma quest’ultimo, fortunatamente, si è ripreso. Sulla spiaggia sono arrivati gli operatori sanitari del 118, i vigili del fuoco con sommozzatori, capitaneria di porto e la polizia locale.
La vittima di questa sfortunata tragedia era Bruno Padovani. Era vedovo, ed era arrivato in riviera soltanto sabato insieme alla figlia. Durante il pomeriggio, era andato con lei in spiaggia. Nel momento in cui l’82enne si è buttato per salvare i bambini, sua figlia è andata a chiamare un’altra persona, una nuotatrice esperta. Una volta tornata sul posto, la figlia ha trovato diverse persone accasciate a terra. Tra queste, c’era il suo papà, privo di vita.
Il ricordo di Bruno Padovani
Paola, figlia dell’82enne, ricorda suo padre con orgoglio. “Mio padre è sempre stato così anche in vita, ha lavorato tanti anni in ospedale, faceva il centralinista, l’autista: ma la sua grande passione era la politica: è stato assessore ai servizi sociali, aiutava le persone in difficoltà”.