Hantavirus, prima vittima in Cina

Hantavirus, prima vittima in Cina

In Cina un uomo è morto di Hantavirus. Gli esperti tranquillizzano: “L’infezione non si trasmette da uomo a uomo”.

PECHINO (CINA) – E’ allarme in Cina dopo che un uomo è morto di Hantavirus. Il decesso, come raccontato dai media locali, è avvenuto nei giorni scorsi con la vittima che si è sentita male su un bus. Le analisi hanno confermato la presenza di questa nuova infezione che solitamente è trasmessa dai roditori.

La notizia ha fatto scoppiare panico a livello mondiale ma gli esperti hanno tranquillizzato. La trasmissione da uomo a uomo è rarissima e nessuno delle persone che si trovava sullo stesso mezzo dell’uomo ha contratto il virus.

Cos’è l’Hantavirus

L’Hantavirus è un’infezione diversa dal Covid-19, vista la rara trasmissione da uomo a uomo. Molto probabilmente la vittima l’ha contratta da un roditore. Un passaggio che può avvenire solo dall’inalazione di aerosol provenienti da escrementi o saliva di topi infetti o dopo l’esposizione dai nidi dei roditori.

Chi lavora con questi animali potrebbe essere esposto ad hantavirus anche attraverso un uomo. Ma la trasmissione può avvenire anche con il contatto urina infetta nella lesione della pelle o nelle mucose di occhi, naso o bocca.

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Gli esperti tranquillizzano

Le conferme sulla rarissima trasmissione da uomo a uomo sono arrivati anche da Yang Zhanqiu, virologo dell’Università di Wuhan, citato da Repubblica: “Non c’è motivo di preoccuparsi – ha detto il medico – è una malattia prevedibile e controllabile, in più ci sono i vaccini“.

Nelle forme lievi si tratta di un’infezione asintomatica. In caso contrario, invece, l’incubazione può durare fino a due settimane. I sintomi sono febbre elevata, cefalea, lombalgia e dolori addominali. La mortalità dell’hantavirus varia dall’1 al 15%. I contagi sono diffusi soprattutto in villaggi della Cina, Corea e Russia con una stagionalità precisa, solitamente tra maggio e giugno e tra ottobre e dicembre.