Gli Usa vanno verso la preparazione di un nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev. Al suo interno anche i missili Patriot.
Dopo l’incontro tra Biden e Zelensky, avvenuto durante la giornata di ieri, gli Stati Uniti d’America hanno varato un nuovo pacchetto destinato a Kiev. Al suo interno ci sono i missili Patriot, ma pare che Zelensky sia costretto a rinunciare ai razzi Atacms.
Il pacchetto vale 1,85 miliardi di dollari. Al suo interno ci sono i missili che l’Ucraina sta chiedendo dal mese di settembre. Il valore delle armi contenute nel pacchetto ammonta a quasi due miliardi di dollari. Per la prima volta dall’inizio del conflitto al suo interno l’Ucraina troverà i missili Patriot e le “bombe intelligenti”.
Nel pacchetto ancora nessun Atacms. Si tratta dei razzi tattici a lungo raggio che possono colpire obiettivi fino a 300 chilometri. I razzi in questione sarebbero capaci di arrivare fino in Russia. All’inerno del pacchetto l’Ucraina di Zelensky troverà gli Army Tactical Missile System.
Si tratta dei razzi più a lungo raggio appartenenti alle forze armate americane. Gli Stati Uniti d’America utilizzarono quel tipo di razzo anche nel 1991, per l’operazione Desert Storm in cui gli americani colpirono i lanciamissili balistici a medio raggio e i siti missilistici terra-aria dell’Iraq.
Il ringraziamento agli americani
Zelensky, tra emozione ed applausi, ha voluto “ringraziare gli americani”, rimembrando loro il fatto che hanno la possibilità di “velocizzare la nostra vittoria”. Il discorso prosegue: “Abbiamo l’artiglieria, grazie. È abbastanza? Onestamente no”, dice. E aggiunge che gli aiuti inviati a Kiev “non sono beneficienza ma un investimento nella sicurezza globale e nella democrazia”.
Durante l’incontro era presente l’intero governo americano – sollecitato precedentemente dalla presidente della Camera Nancy Pelosi – e anche qualche figura dell’intelligence. Quello di ieri è stato un incontro d’importanza storica. Un evento del genere non accadeva dall’attacco terroristico agli Usa dell’11 settembre 2001.
La Russia, uno “stato terrorista”
Secondo alcune indiscrezioni, il leader di Kiev potrebbe fare visita anche a Regno Unito, Francia e forze Germania. Durante il Congresso Zelensky ha definito la Russia uno “stato terrorista“, pienamente responsabile dello scoppio della guerra. Inoltre, ha asserito al fatto che Mosca potrebbe tranquillamente porre fine al conflitto “se volesse”.
Poi, riferendosi ai russi, spiega che saranno liberi “solo quando sconfiggeranno il Cremlino nelle loro menti. La tirannia russa ha perso il controllo su di noi. La lotta continua e dobbiamo sconfiggere il Cremlino sul campo di battaglia”.